Ducati, niente "hammerhead" in Qatar

Ducati e Honda hanno deciso che in Qatar correranno con le carenature tradizionali. Yamaha e Suzuki hanno invece omologato la "doppia carena" vista a Sepang e Phillip Island

Di Manuele Cecconi
Pubblicato il 24 mar 2017
Ducati, niente

Durante i test precampionato dell’inverno 2016-2017 si sono visti parecchi “esperimenti” aerodinamici, nuove soluzioni tecniche volte a rimpiazzare le famose alette laterali bandite dal nuovo regolamento della MotoGP.

Già a Sepang, ad esempio, Yamaha ha portato una doppia carenatura, caratterizzata da una sorta di intercapedine al cui interno sono alloggiati dei profili alari. A Phillip Island la Suzuki ha portato una configurazione analoga, e anche Aprilia ha presentato in Australia la sua personale soluzione al problema.

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Ducati, che già ai tempi di Stoner fu la prima a credere nella soluzione delle “alette” (era il 2010, e in molti snobbarono con malcelata ironia quest’idea di Filippo Preziosi…) ha invece aspetto gli ultimi test del Qatar per presentare la propria alternativa: una nuova carenatura che, per la sua forma piuttosto particolare, è già stata soprannominata “Hammerhead”. Stesso tempismo anche per la Honda: Marquez e Pedrosa hanno dovuto aspettare Losail per provare le nuove “alette coperte”.

Se però alla vigilia del primo GP della stagione Yamaha e Suzuki hanno deciso di omologare le rispettive carene per la gara del Qatar, la Ducati ha scelto di correre a Losail con le sovrastrutture “tradizionali”: la deadline per l’omologazione delle nuove carene erano le 17:00 di ieri, e a Borgo Panigale hanno deciso di prendersi del tempo.

Anche Honda e Aprilia hanno optato per una simile strategia: non vedremo né i piloti di Tokyo né quelli di Noale schierarsi in griglia di partenza con le nuove soluzioni aerodinamiche. Come mai? Probabilmente perché il regolamento concede, per questo 2017, solo 3 carene (quella attuale più altre due) e plausibilmente questi tre team non vogliono “sprecare” l’omologazione di una nuova carenatura prima di averla sviluppata a dovere.

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