Valentino Rossi: dal 2000 ha guadagnato 350 milioni di €

Eurosport.com ha fatto i conti in tasca al Dottore, un vero e proprio Re Mida del Motociclismo che dal 2000 ad oggi avrebbe guadagnato circa 350 milioni di euro: attualmente non è però il pilota più pagato della MotoGP

Di Manuele Cecconi
Pubblicato il 4 apr 2017
Valentino Rossi: dal 2000 ha guadagnato 350 milioni di €

Secondo l’antica leggenda Mida era il mitico Re della Frigia, a cui (secondo quanto narrato da Ovidio ne Le Metamorfosi) sarebbe stato concesso dal dio Dionisio il potere di trasformare in oro qualsiasi cosa toccasse.

Se tra i piloti della MotoGP dovessimo trovare un corrispettivo del mitico Re Mida, quello sarebbe sicuramente Valentino Rossi. Come si sa bene, il pesarese non è solamente un pilota stratosferico, ma anche un’impressionante macchina da soldi che frutta molto, molto denaro sia al proprio portafogli che alle casse di Dorna.

Il 9 volte Campione del Mondo, con il suo dirompente impatto mediatico e la sua stellare popolarità, è una vera e propria gallina dalle uova d’oro per il gestore del Motomondiale: immaginiamo che il boss della società spagnola Carmelo Ezpeleta stia da tempo escogitando il modo di mantenere alto l’interesse per i Gran Premi anche quando Valentino deciderà di appendere il casco al chiodo.

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Inutile dire, comunque, che oltre ad aver dato molto al mondo delle due ruote da corsa, Valentino Rossi abbia anche avuto modo di trarne grandissimo profitto personale (com’è giusto che sia, ovviamente!): un Campione di questo calibro sportivo e di tale caratura mediatica guadagna molto, non solo dagli ingaggi faraonici ma anche dalle sponsorizzazioni e dalle varie attività collaterali che un vecchio volpone come il 46 ha saputo magistralmente inventarsi nel corso degli anni.

Non è un mistero che Rossi sia molto ricco, tanto da essere stato per oltre un decennio nella Top 100 degli sportivi più pagati del Mondo secondo Forbes (spesso unico italiano nei primi 50): ok ricco, ma quanto ricco? Eurosport.com ha provato a fare i conti in tasca a The Doctor, tentando di fare una stima del fiume di denaro che Valentino è riuscito ad intascare nei suoi 20 anni di corse.

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In realtà, il periodo preso in esame è più ristretto, visto che per fare questo conteggio si è partiti dal 2000, anno in cui pesarese approdò nella Top Class ai manubri della mitica Honda NSR 500: prima, quando correva nelle classi minori (125 e 250) Rossi percepiva un salario certamente risibile se confrontato con il cachet milionario che ha iniziato ad intascare negli anni della Classe Regina, soprattutto a partire dall’introduzione delle MotoGP a 4T.

Ebbene, secondo Eurosport (che ha analizzato i report di Forbes e Sport Illustrated), a partire dall’inizio del Terzo Millennio Vale avrebbe messo in saccoccia una media di 20 milioni di euro a stagione, il che non è malaccio se consideriamo che alla fine, Valentino li ha guadagnati facendo (benissimo) ciò che più gli piace.

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Il picco massimo nella carriera di Rossi -almeno in quanto a entrate monetarie- ci sarebbe stato tra il 2007 e il 2010, proprio nel periodo del celebre e chiacchierato contenzioso con l’Agenzia delle Entrate per evasione fiscale: in questo periodo il 46 ha intascato annualmente una cifra che va dai 28 ai 32 milioni di euro a stagione, salario che gli ha permesso di rientrare regolarmente nella Top-15 degli sportivi più pagati del Globo Terracqueo.

Queste cifre sono comprensive sia degli ingaggi da sultano che le case (nello specifico Honda, Yamaha e Ducati) hanno pagato per assicurarsi i suoi servigi, sia dei contratti di sponsorizzazione che il fuoriclasse marchigiano è riuscito a strappare a chi voleva usufruire della sua immagine: complessivamente, dal 2000 ad oggi, Valentino avrebbe messo in tasca qualcosa come 350 milioni di euro in 17 anni. Una cifra spaventosa, anche per un… Dottore.

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Il reddito di questo vero e proprio Paperon de’ Paperoni del Motociclismo, tuttavia, non arriva solo dalla sua attività sportiva e pubblicitaria, ma anche dalle varie iniziative commerciali che il vulcanico Rossi ha saputo inventarsi, fuori dalla pista, nel corso della sua carriera.

Su tutte c’è sicuramente la VR46 Racing Apparel, azienda di merchandising che il Campionissimo italiano ha messo in piedi da qualche anno a questa parte e che gli assicurerà cospicui guadagni anche quando sarà il momento di scendere di sella: nel 2015 questa nuova creatura di Valentino ha fruttato circa 16 milioni di euro di ricavi per poco più di 2 milioni di euro di utile, il 25% in più di quanto fatto segnare l’anno precedente.

Oltre a produrre e vendere abbigliamento e gadget per oltre 20 piloti del Mondiale e cinque case motociclistiche (tra cui Honda e Yamaha) la VR46 sta cercando di espandersi anche oltre l’universo motociclistico, come dimostra il recente accordo firmato con la Juventus per la fornitura del merchandising della squadra di calcio piemontese.

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Un vero e proprio Bill Gates delle due ruote, dunque, che però non risulta più essere il pilota più pagato della griglia della MotoGP: davanti a tutti c’è Jorge Lorenzo, che con i suoi 12.5 milioni di euro è il Top Rider che porta a casa lo stipendio più elevato. Di recente il maiorchino ha dichiarato di aver imparato molto dal suo ex compagno di squadra: evidentemente ne carpito anche i segreti per monetizzare al massimo i suoi successi!

Dietro a Jorge ma staccato di un bel po’ c’è il Campione del Mondo in carica c’è Marc Marquez (9 milioni a stagione), che precede un Rossi terzo in classifica con i suoi 7.5 milioni di euro annui.

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Dietro ci sono tutti gli altri, che però hanno ingaggi più che dimezzati rispetto al pesarese: pensate che Maverick Viñales, il baby-fenomeno compagno di squadra di Valentino, percepisce appena -si fa per dire- 1.5 milioni di euro. Una minima frazione di quanto guadagnano i suoi diretti rivali (a cui per ora sta pure davanti nel Mondiale).

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Nella sua analisi Eurosport riporta anche che, secondo i media spagnoli, il giro d’affari della MotoGP potrebbe ridursi di un terzo dopo il ritiro del pesarese: Rossi “muoverebbe”, da solo, circa 90 milioni di euro tra diritti televisivi, sponsorizzazioni e spettatori.

Non si fa fatica a capire perché, un Valentino che corre e che vince, oltre che essere un grandissimo orgoglio per il motociclismo nostrano, sia anche un grosso, grossissimo affare per chi dirige il “baraccone” del Motomondiale: Rossi fa la fortuna, sportiva ed economica, di molti che lavorano in questo settore.

Come si suol dire, “Lunga vita al Re”!

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