Valentino Rossi: "Alla mia età non è facile stare davanti"

Ha chiuso il suo 350° GP sul podio: un risultato strepitoso per Valentino Rossi, che nonostante i suoi 38 anni riesce a stare alle calcagna del suo giovanissimo compagno di squadra

Di Manuele Cecconi
Pubblicato il 11 apr 2017
Valentino Rossi:

38 anni e non sentirli: concludere sul podio il 350° Gran Premio non è cosa che riesce a tutti, ma Valentino Rossi ci ha abituato a dover ridefinire i limiti dell’impossibile. In Argentina il marchigiano è riuscito a passare sotto la bandiera a scacchi in seconda posizione, subito dietro al compagno di squadra Maverick Viñales: un risultato strabiliante, per uno che molti vorrebbero già “in pensione” da tempo.

Al momento, in classifica generale, Valentino è secondo a 14 punti dal suo giovanissimo team-mate: “Io e il mio team siamo molto motivati, lavoriamo sempre molto per riuscire a tenere ritmo… ho una certa età!” ha dichiarato ai microfoni della testata spagnola AS “E’ sempre un rischio essere indietro nelle prove, mi piacerebbe che fossimo un po’ più forti in qualifica… sinceramente, dopo la gara del Qatar ero convinto che sarei stato più competitivo a Rio Hondo il venerdì e il sabato, ma la verità è che ho sofferto molto. Come posizione non era malaccio, ma il ritmo che avevo era un po’ lento”.

“Poi però la gara è andata bene, più che a Losail” ha proseguito il pesarese “Mi sento in forma: alla mia età non è facile, e sicuramente dobbiamo lavorare più degli altri per stare lì davanti. Rio Hondo è una pista più facile fisicamente, ma ho visto che sono riuscito a spingere fino alla fine”.

Il 46 ha chiuso la corsa a meno di 3 secondi da Viñales, un distacco tutto sommato molto contenuto se consideriamo quali erano le premesse prima della gara:

“Rispetto a come eravamo messi nelle prove, 2.9 secondi sono pochi, ma in realtà è tanto. Ma sono contento, sono sempre rimasto lì vicino e negli ultimi giri non ho perso, il che è importante se vogliamo provare a lottare per la vittoria. Dobbiamo continuare così, lavorando bene: anche se siamo indietro nelle prove, poi in gara riusciamo ad andare forte, e questo ti dà confidenza! Ciò mi dà molta motivazione. Questa volta, dopo il warm-up, ho pensato che non eravamo poi così lontani”

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I suoi due acerrimi rivali, Marquez e Lorenzo, sono finiti nella ghiaia. Marc è a 37 punti dalla vetta, Lorenzo è in gravissima difficoltà: il loro è un cammino in salita. Jorge ha già perso il Mondiale?

“Secondo me Marquez aveva scelto la strategia giusta, fare la pole e cercare di scappare fin da subito… purtroppo per lui però è andata male. In quanto a Lorenzo, è inutile parlare di Mondiale finché non riesce ad interpretare bene la Ducati: passare dalla M1 alla Desmosedici, come a suo tempo feci io, è molto difficile. Richiedono un modo di guidare completamente diverso, tanto da far soffrire un pilota forte come Lorenzo”

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