MotoGP Austin 2017: la conferenza stampa dal Texas
Presenti in conferenza stampa Rossi, Vinales, Marquez, Bautista, Crutchlow e Zarco
Austin si comincia. In attesa delle moto in pista, oggi è stata giornata di parole. E che parole, visto che nella tradizionale conferenza stampa erano presenti Maverick Vinales, Valentino Rossi, Marc Marquez, Cal Crutchlow, Alvaro Bautista e Johann Zarco. Da sottolineare come il rappresentante di Borgo Panigale fosse lo spagnolo portacolori Aspar, mentre assente Iannone per Suzuki. Di contro ecco il rookie molto veloce campione Moto2.
Si comincia, come di consueto, con il leader del mondiale:
Vinales: “per me è Austin è un bel circuito, mi paice anche per il mio stile, con grandi accelerazioni. Possiamo fare molto bene, siamo forti, abbiamo lavorato duro. Dobbiamo lavorare sul consumo delle gomme perchè l’anno scorso è stato un disastro il mio finale con la gomma posteriore. Marquez è impressionante qui, ma noi siamo ad un buon livello, dobbiamo lavorare al 100% per essere li. Possiamo fare un bel risultato. Se sono sorpreso dall’inizio di campionato? Si certo, la moto ha lavorato bene in due circuiti cosi differenti. Dobbiamo ora correre al massimo ed essere intelligenti. Sappiamo che dobbiamo lavorare duro. Siamo motivati.”
Durante la fase delle domande social poi, è arrivata quella sul film da cui il giovane Maverick prende il nome.
“Chi è valentino se fossimo nel film Top Gun ? Mi piacerebbe fosse Goose come wingman, in realtà penso sia più Iceman, il mio rivale!”
Il turno di Valentino Rossi:
“L’inverno non è stato fantastico, ma abbiamo continuato a soffrire nelle prove delle gare, poi la domenica abbiamo fatto dei buoni risultati. Ma dopo il qatar pensavo di poter essere veloce in argentina ed invece no, abbiamo sofferto. Dobbiamo quindi capire qiu se ciò che abbiamo trovato in Argentina funzioni. Questo è un circuito particolare, molto lungo, con tante curve differenti. E’ esigente anche per le gomme ed i piloti. Marquez qui poi è molto molto veloce in questo circuito fin dal primo test qui, è sempre stato abile ad essere veloce, ma noi ci concentriamo su di noi. Per me non è eccezionale per i risultati questo circuito, ma l’anno scorso ero piuttosto competitivo, ma sono caduto. All’inizio della stagione poi è importante fare punti per tornare poi in Europa, che è sempre una differenza in atmosfera ma poi ci sono circuiti che amo.”
Tra le domande arriva una simpatica e curiosa su Fernando Alonso
“Alonso corre a Indy? Si lo so, è una sorpresa. è strano che Nando non corra a Monaco. Ma so che la situazione con la sua auto è difficile. Sarà molto interessante il suo potenziale a Indy perchè è un mondo differente specialmente negli ovali. Nel passato ho girato con una Nascar, è molto interessante ma è molto differente. Sarà una grande sfida. Nando può vincere, anche perchè se non ricordo male, l’anno scorso ha vinto un esordiente giusto? (Alexander Rossi, ex Marussia NDR).
Io? Beh la 8 ore di Suzuka io l’ho fatta, una grande atmosfera, è bellissimo. La 24 ore di le mans? boh…il circuito è troppo piccolo (Valentino si confonde sul fatto che si corre sul Sarthe, non sul Bugatti) e 24 ore sono troppo lunghe!
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La palla passa a Crutchlow, molto analitico riguardo la situazione: “Sono l’unico ad aver finito con la Honda sul podio, è stato bello in Argentina. Honda ha lavorato alla grande in Argentina, avrei potuto fare podio in Qatar ma ho sbagliato. Sarebbe stato comunque difficile arrivare ad un risultato buono anche se Marc e Dani non fossero caduti. Certo è che la moto è difficile da portare al limite, quindi sono felice per il podio ma c’è da lavorare ed anche qui mi attendo un inizio difficile. Il circuito? Mi piace. Ho chiuso quarto il primo anno, l’anno dopo non è andata bene perchè sono caduto. E’ un circuito interessante perchè ci sono settori differenti che possono adattarsi a varie moto. E’ difficile come circuito perchè ci sono molte curve e ci vuole tanta concentrazione”.
Si passa al dominatore di Austin, Marquez: “Non è stato uno dei migliori inizi della stagione, ma la stagione è lunga, e dobbiamo andare avanti. Ciò che è importante è sentirsi bene con la moto. Questo circuito capita bene, devo lavorare bene il venerdi ed il sabato e poi vedremo la domenica. Dobbiamo capire dove si trovano i piloti Yamaha che sono forti. In Argentina ero primo, quindi questo era buono. La prima vittoria qui? Il primo podio già sarebbe buono. Ogni anno è differente, gomme, moto, situazioni. Devo trovarmi nelle condizioni di lottare per la vittoria la domenica. Non abbiamo ancora un setup di base buono, dobbiamo migliorare e lavorare duro.
il mio approccio? No è rimasto quello del 2016, non è quello del 2013. Il problema è che non siamo ancora pronti a livello tecnico al 100% di prendere certi rischi”.
a parlare poi, ecco Alvaro Bautista: “Dal primo test con la Ducati mi sono sentito di nuovo bene con la moto, mi son sentito forte e comfortable con la moto. Ho fatto bene in Qatar ma sono caduto, ma non so perchè. Non avevo fatto nulla di differente rispetto al giro prima. In Argentina avevo lo stesso feeling, mi sentivo forte con la moto e competitivo sopratutto nella seconda parte della gara. Alla fine posso sorridere, le prestazioni sono molto buone. Devo mantenere questo livello. Mi trovo molto bene con questa moto. I factory riders hanno qualche problema con la moto nuova? Si, ma non so perchè, la stanno ancora scoprendo. Noi abbiamo i riferimenti dell’anno scorso, e la GP16 è un’ottima moto che ha conquistato podi e vittorie.”
Infine ultimo, ma non ultimo Zarco, che mostra tutta la sua maturità dando onore anche alle classi inferiori: “Sono felice per l’inizio buono con la confidenza con la moto. Leading in Qatar è stato bello, ora dobbiamo capire cosa fare per questa stagione. Di certo non vogliamo lottare per il campionato, quindi finora siamo abbastanza soddisfatti. In argentina è andata abbastanza bene. Non ero abituato comunque a questo modo di fare libere e qualifiche, ero abituato come in Moto2 alle prove normali e le qualifiche. Ho lottato bene in Argentina, mi sono divertito, ho lottato molto nella prima parte della gara e dopo ero un po’ in difficoltà. Ho imparato molto. Ora qui in Texas devo fare bene, spingere al massimo e capire dove ci potremo trovare, e conoscere bene ancora la moto, anche per essere pronti per la gara. Ho visto molti video di questa pista, perchè è vero che ho corso con la Moto2 ma con la GP è diverso.
io poi voglio sempre ricordare che ci sono anche altre due categorie. in motogp è fantastico, ma loro sono grandi piloti nelle altre categorie. Il mio status qui, la mia posizione qui è priviligiata e vorrei che ci sia più spazio per loro”.