Moto Guzzi California 1400 2013 - Salone EICMA di Milano
Con il progetto California 1400 Moto Guzzi ridefinisce il concetto di moto di lusso, polarizzandolo in due caratteri contrapposti nello stile ma uniti nell’esprimere tecnologie e prestazioni da riferimento.
Presentata al 70° Salone Internazionale del Motociclo di Milano la nuova Guzzi California 1400, che riporta Moto Guzzi tra i protagonisti del segmento delle grandi moto di lusso. I contenuti tecnologici e stilistici la pongono nell’olimpo dei mezzi esclusivi, simbolo di una élite e del suo stile di vita. Il design, le soluzioni tecniche adottate, l’heritage del brand identificano l’arrivo delle nuove California 1400 Touring e California 1400 Custom come un punto di svolta nella storia di Moto Guzzi.
California 1400 Touring e California Custom 1400 si presentano come ambasciatrici del marchio dell’Aquila nel mondo incarnando i più alti valori di italianità intesa come elemento ideale di bellezza e di lusso. California 1400 è equipaggiata con un nuovo e potente motore 1400cc nella classica architettura a V trasversale, ride by wire, cruise control, ABS, controllo di trazione, tutto sulle California touring e California Custom concorre a unire il meglio della più moderna e avanzata tecnologia con la classicità e l’eleganza proprie del marchio Moto Guzzi.
Costruite a mano nello stabilimento di Mandello del Lario, dove le Moto Guzzi nascono ininterrottamente dal 1921, le California 1400 si distinguono per la cura artigianale con la quale ogni singolo componente è assemblato. Una attenzione che fa di ogni Moto Guzzi California un pezzo unico, capace di sposare e sottolineare la personalità forte di una clientela appassionata ed esclusiva.
DAGLI USA AL RESTO DEL MONDO
Sulle strade da oltre quarant’anni, la Moto Guzzi California è la moto italiana più famosa nel mondo.
La sua carriera inizia nel 1970 quando la Moto Guzzi V7 Police vince, dopo una serie durissima di test, la selezione per entrare nella flotta della LAPD (Los Angels Police Department). Per la prima volta una moto straniera conquista in America una commessa di fornitura per la Polizia, sconfiggendo, oltre al costruttore nazionale, la migliore concorrenza inglese.
La notizia di queste Moto Guzzi in uniforme a stelle e strisce genera un grande interesse anche in Europa, rafforzando l’ottima reputazione che la V7 si è conquistata con le versioni 700 e Special. Dalle fotografie degli agenti della LAPD e della Highway Patrol è evidente però che si tratta Moto Guzzi V7 decisamente diverse da quelle normalmente in vendita: sella maggiorata, manubrio a corna di bue, pedane a piattaforma e una profusione di cromature.
Elementi che restituiscono allo stile della V7 un’immagine americaneggiante che piace e stimola una domanda tale da convincere la Moto Guzzi a produrla in serie nel 1971 con il nome di California.
Da allora si sono alternate sette generazioni e quattro cilindrate (750, 850, 1000, 1100) per oltre centomila esemplari prodotti: un successo.
DESIGN
Elegante, di spettacolare impatto visivo, le forme della 1400 California comunicano l’inconfondibile classe e tradizione delle Moto Guzzi coniugate con dimensioni e tecnologie inedite. Sorprendente nei più piccoli dettagli come nella componentistica, il design della nuova California mantiene una virtuale continuità con le antenate pur non avendo alcun elemento in comune.
Le citazioni stilistiche sono nel profilo della sella, nel maniglione cromato e i fianchetti laterali ispirati alla T3 oltre a un rapporto tra le dimensioni del serbatoio e del motore a favore di quest’ultimo, proprio come nello stile delle antenate V7 e V850. A quest’impressione contribuisce soprattutto l’ingegnoso serbatoio, realizzato in metallo, con un corpo centrale da 21 litri e due fianchi laterali, sui quali è incassato il logo dell’Aquila, sagomati sui possenti gruppi termici del nuovo motore da 1400 cc a testa tonda.
Schiacciato all’interno della V formata dal bicilindrico, il serbatoio contribuisce a rendere la vista laterale notevolmente più bassa e filante anche per il deciso allungamento dell’interasse ora a 1685 mm contro i 1560 mm dell’ultima California 90. L’impressione è ulteriormente accentuata dall’andamento orizzontale dei lucidissimi silenziatori che terminano in corrispondenza con il parafango posteriore, plasmato sull’impressionante pneumatico da 200 e dotato di uno spettacolare duplice gruppo ottico a led che integra anche gli indicatori di direzione.
La vista anteriore non è da meno, con un proiettore anteriore a superficie complessa con faro polielissoidale dotato d’illuminazione diurna con led DRL, un dispositivo assolutamente esclusivo, che la rende immediatamente riconoscibile. La particolare forma poligonale del proiettore domina il sontuoso frontale, arricchito, secondo la tradizione della California, dall’immancabile parabrezza e dai fari supplementari.
Dopo oltre trent’anni dalla T4 riappaiono sulla California 1400 le ruote in lega leggera, ora dall’originale disegno a millerighe. Colpisce la poderosa sezione del posteriore da 200/60-16, mentre l’anteriore ha un dimensionamento più ordinario da 130/70-18.
La forcella anteriore da 46 mm è un’altra citazione alle gloriose antenate: completamente sigillata dagli imponenti “cannocchiali” neri, replica nello stile le unità che equipaggiavano le prime V7 e V850. Il cockpit di guida è un perfetto testimone del connubio tra design e tecnologia che anima la nuova California.
Colpisce, per ricercatezza stilistica e visibilità, la strumentazione, racchiusa in un quadrante circolare da ben 150 mm di diametro con la scala del contagiri analogico ricavata lungo la circonferenza esterna e il display multifunzione full matrix sospeso al centro. Novità anche per le manopole rivestite, il manubrio a corna di bue e i blocchetti elettrici dove, sul destro è possibile, per la prima volta su una Moto Guzzi, attivare il cruise control.
MOTORE
La storia della Moto Guzzi è contrassegnata da soluzioni tecniche geniali e innovative.
Dal “telaio elastico” progettato dall’ing. Giuseppe Guzzi alla fine degli anni 20, agli studi aerodinamici sviluppati nella celebre galleria del vento, dal motore 8 cilindri, al primo bicilindrico trasversale con trasmissione cardanica fino alla frenata integrale. Oggi, con la nuova California 1400 Moto Guzzi sviluppa una nuova idea applicata al fissaggio del propulsore al telaio, introducendo il concetto di “Motore Elastico”.
L’innovazione, introdotta per ottenere un nuovo standard in termini di confort di marcia, consiste nel fissaggio del propulsore al telaio attraverso un esclusivo sistema di supporti elasto-cinematici composti da una biella frontale, due biellette laterali e una serie di tamponi di gomma che lasciano oscillare il motore filtrando tutte le vibrazioni impedendo che queste si trasmettano alla moto e nei suoi punti di contatto con pilota e al passeggero.
Oltre a garantire un comfort di marcia da riferimento il telaio della nuova California ha il suo punto di forza nella resa dinamica, ottenuta cercando la massima rigidezza tra un sovradimensionato cannotto di sterzo e forcellone di grande sezione. Caratterizzato da una struttura tubolare ad alta resistenza, il telaio della California 1400 è una doppia culla chiusa dalle quote tipicamente custom: l’angolo di sterzo è aperto a 32°, l’avancorsa è di 155 mm mentre l’interasse è da vero incrociatore della free way: 1685 mm. Quote che assicurano stabilità e precisione nei cambi di direzione e, grazie al bassissimo baricentro e alla centralità delle masse anche una manovrabilità sorprendente su una moto di queste dimensioni.
Seduti a soli 740 mm da terra, è sufficiente raggiungere una velocità pedonale per manovrare, con la disinvoltura di uno scooter, la poderosa bicilindrica di Mandello, che risponde al minimo comando del gas, lasciando le vibrazioni generate del motore nella sfera dei ricordi di chi ha guidato la California del passato.
I più malinconici potrebbero sentirne la nostalgia, ma basta lasciare la moto ferma sul cavalletto al minimo per vederla oscillare sotto la possente azione dei due pistoni da 104 mm, generando delle vibrazioni che spariscono allo sfiorare del comando dell’acceleratore. La moto mantiene, anzi amplifica, da ferma la sua “anima pulsante” trasformandola in velocità senza tremori una volta in movimento.
Le novità non finiscono qui. Nuova è anche la forcella, con steli da 46 mm che, pur nella coerenza del suo stile custom e dalla generosa escursione da 120 mm, tradisce la sua attitudine alle alte prestazioni dalla presenza dei piedini per l’attacco radiale delle pinze Brembo a quattro pistoncini.
Una soluzione tradizionale è stata invece scelta per la sospensione posteriore, dove agisce una coppia di ammortizzatori posteriori cromati regolabili nel precarico molla mentre controcorrente, per la categoria, è la scelta delle ruote. Contraddistinte dall’originale disegno a “millerighe”, le ruote hanno un diametro da 18’ all’anteriore e 16’ al posteriore, quest’ultima, grazie al cerchio da 6’ di sezione, alloggia uno scenografico pneumatico 200/60 da “brucia-semafori”.
La California 1400 abbandona, dopo trent’anni la celebre frenata integrale, definitivamente superata dai vantaggi offerti dall’ABS dell’ultima generazione e dalla potenza di un impianto frenante mai visto prima d’ora in questa fascia di motociclette: pinze radiali Brembo a quattro pistoncini contrapposti che agiscono su una coppia dischi flottanti forati da 320 mm all’anteriore e disco posteriore da 282 mm lavorato da una pinza flottante Brembo a due pistoncini paralleli.