Moto3: Canet, pole da record. Fenati in prima fila. Cinque italiani nella top ten

Italiani in chiaro-scuro ma pronti al colpaccio

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 22 apr 2017
Moto3: Canet, pole da record. Fenati in prima fila. Cinque italiani nella top ten

Le qualifiche della classe cadetta al Cota sono firmate da Aron Canet (2’14.644) che guida pulito e martella veloce, specie in condizioni di asfalto precarie, come qui ad Austin, in alcuni punti quasi da pista da… cross.

Lo spagnolino della Honda, per nulla impensierito da un dritto iniziale, si è lanciato subito deciso facendo il vuoto e ha difeso poi la sua pole (la seconda in carriera) da record fin sotto la bandiera a scacchi, a denti stretti, respingendo gli assalti di una masnada di assalitori, a cominciare dal leader della classifica Mir (+0.987) e dal tostissimo Fenati (+0.997), comunque entrambi in prima fila, nella seconda e terza casella.

Due le considerazioni di rilievo. La prima riguarda il risveglio degli italiani, ben cinque “azzurri” nella top ten: uno (Fenati) in prima fila, due “puledri” dai bollenti spiriti (Bulega quarto: +1.171 e Di Giannantonio sesto: + 1.318) in seconda fila, due in terza fila (il rinfrancato Bastianini settimo: +1.388 e Antonelli ottavo: +1.416).

Come si evince dai tempi, il distacco da Canet è pesante, con il gap di Fenati al limite di un secondo e superiore per gli altri, quasi un secondo e mezzo per Antonelli. E’ la prima volta che dal primo al decimo (Bendsneyder) il solco è così profondo: oltre un secondo e mezzo (+1.640).

La seconda considerazione riguarda le moto. Chi pensava a un forte recupero della Ktm si deve ricredere, almeno rispetto ai tempi di queste qualifiche. La prima fila è tutta Honda e sette Honda sono nelle prime sette posizione, con l’esclusione della quarta piazza – alla Ktm – grazie a Bulega, deciso non solo a fare un bel tempo ma a disputare domani una corsa di rilancio per le proprie chances in un campionato partito male. Nella top ten ci sono ben sette moto della Casa dell’Ala dorata, tre della Casa austriaca e basta.

E gli altri italiani? 12° Arbolino, esordiente di tutto rispetto, 19° Migno col gap di una scivolata, 26° Bezzecchi, 28° Dalla Porta, 29° Pagliani. Una debacle? No, una quasi debacle. I motivi? Come sempre sono diversi ma soprattutto riguardano la competitività dei mezzi, specie le Mahindra, in stato di crisi, come dimostrano i tempi, con la prima delle mono indiane solo 22esima con Arenas. Anche in Moto3, come già nelle Fp3 della MotoGP, festival di cadute: Toba, Bendsneyder, Guevara, Migno ecc.

Sarà una corsa non facile per nessuno, specie per i nostri, con l’obiettivo di recuperare (alla grande) i primi due grigi (e anche un po’ sfortunati) round stagionali. Soprattutto è vietato commettere (nuovi) errori ed è importante interrompere la cavalcata trionfale di Mir, dopo i primi due centri a Losail e in Argentina. Provarci sempre.

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