Suzuki Katana 2.0: la special "restomod" di ACP Customs

Katana: il nome della spada dei samurai e della moto che anticipò di qualche anno la serie GSX-R della Suzuki. ACP Customs ne propone un restomod, un restauro con l'installazione di componentistica moderna

Di Manuele Cecconi
Pubblicato il 19 mag 2017
Suzuki Katana 2.0: la special

Katana, come l’affilatissima spada dei samurai giapponesi. Era questo il nomignolo della GSX 1100 S, la particolare maxi-moto che anticipò di qualche anno la serie GSX-R che perdura ancora oggi. Non era una vera e propria hyper-sport, almeno non nel senso che oggi diamo a questo a termine: secondo i canoni attuali, potremmo parlare di una sorta di sport-tourer veloce, adatta all’uso sportivo ma con più di qualche concessione al comfort e all’utilizzo a 360°.

Era potente, la Katana: oltre 105 cv, erogati dal quattro-in-linea raffreddato ad aria/olio. Non era una libellula (più di 230 kg a secco) ma riusciva a spuntare una velocità massima di oltre 230 km/h: venne portata anche in pista, anche se la ciclistica di vecchia concezione richiedeva più di qualche ritocco per renderla davvero efficace tra i cordoli.

La GSX 1100 S Katana che vedete in queste foto è stata curata da ACP Customs, una factory statunitense con sede a Hamilton, Ontario: è perfetto esempio di restomod, cioè quel tipo di restauro/upgrade che prevede anche l’installazione di componentistica moderna volta a migliorare il comportamento su strada.

Ovviamente, il terreno principale d’intervento è stato quello della ciclistica: la forcella anteriore originale è stata sostituita dall’avantreno completo di una Suzuki GSX-R 1000 del 2006, mentre al posteriore è arrivata una coppia di ammortizzatori Ohlins regolabili. Marchiato Brembo è invece l’impianto frenante, che conta su dischi e pinze fabbricate nel Bel Paese.

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All’interno del telaio, che è stato rinforzato e irrigidito, è incastonato l’inline-four di Hamamatsu: il propulsore è stato portato a 1200 cc di cilindrata, e ha ricevuto una batteria di quattro carburatori Keihin FCR 39 a valvola piatta oltre che un nuovo impianto di scarico 4-in-1 in titanio prodotto da Nitro Racing.

Che dire… affilata!

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