Moto3, Mir svetta nella “carambola” e allunga in classifica su Fenati ko. Di Giannantonio a podio.
Corsa caos con gli italiani che pagano "pegno"
Chi nel motociclismo cerca solo lo show per lo show è stato oggi accontentato dalla Moto3 di Le Mans dove è successo di tutto e di più.
Certo, la malasorte – diciamo così – ci ha messo del suo, tarpando le ali soprattutto a tre illustri portabandiera della pattuglia tricolore, Romano Fenati, Nicolò Bulega, Niccolò Antonelli.
Come spesso accade in certe situazioni rocambolesche alla fine c’è chi ci guadagna e stavolta è il capo classifica Joan Mir, con una perentoria vittoria (la terza questa stagione!) in solitaria, a godere, accentuando fortemente la propria leadership iridata (99 punti) grazie, appunto, allo “zero” di Fenati (65 punti davanti a Canet 63 punti e a Martin 59) scivolato alla curva del Museo quando guidava l’indiavolata compagnia e grazie anche alla caduta del poleman Martin.
Il “tricolore” è salvo grazie al meritatissimo terzo posto di Fabio Di Giannnatonio (+4.365) – sesto nel mondiale con 51 punti davanti a Migno 43 punti – autore della solita grande rimonta, ma bruciato in volata dall’arrembante Canet (+4.252), con Ramirez (quarto a +4.469) e Guevara (quinto a + 4.845) a un soffio dal giovanissimo pilota romano di Fausto Gresini.
Nell’altro serpentone, una infinita volata da Giro d’Italia in bici, Bastianini aggancia un onorevole ma non travolgente sesto posto (+5.462) – decimo in classifica con 31 punti davanti al dolorante Bulega 22 punti, falciato da ben due moto a terra, alla fine solo 17°) regolando Danilo (settimo a + 5.652) e Migno (ottavo dopo un inseguimento: +5.821).
Ma è doveroso tornare all’inizio, alla prima partenza, quando al secondo giro c’è stata una carambola con caduta generale (16 piloti a terra!) provocata da una perdita di liquido di una moto al primo passaggio dopo già che c’era stata una prima caduta dopo la partenza alla prima variante con il coinvolgimento di Suzuki, Dalla Porta, Kornfeil, Norrodin.
Stop e caos totale, moto e piloti più o meno acciaccati, lunghi minuti poi ripartenza e nuova bandiera rossa e successivo ennesimo start. Insomma, un casino.
Dei nostri rimanenti, Dalla Porta 14° su Bezzecchi, Bulega – come detto 17° – davanti a Pagliani 18° e Arbolino 22°. C’è comunque chi fa festa, la solita Honda che ancora una volta domina, conquistando il primo il secondo il terzo posto.
Insomma, cambiano i circuiti, cambiano le gare, ma la Casa ell’Ala domina indisturbata. Aspettando il Mugello.