Honda CBR 1000 RR SP2: il prezzo (salato) della super-Fireblade
E' stato finalmente svelato il prezzo della più raffinata delle Honda Fireblade: con un dotazione degna di una Superbike ufficiale di qualche anno fa, la nuovissima SP2 non è propriamente regalata...
C’erano una volta le sportive giapponesi, moto efficacissime che costavano la metà delle “colleghe” italiane: grazie all’uso di componentistica marchiata con nomi meno altisonanti, un minore utilizzo di materiali pregiati e la rinuncia a qualche sciccheria tecnico-estetica, le Superbike nipponiche sono sempre state apprezzate per il loro vantaggiosissimo rapporto qualità-prezzo.
In passato capitava spesso che con la cifra da sborsare per portarsi a casa una bicilindrica italiana in versione R (chi ha orecchie per intendere…) si potessero acquistare addirittura due 1000 cc giapponesi, magari meno raffinate ma altrettanto veloci ed efficaci.
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Quell’epoca, caratterizzata da un grande divario di prezzo tra le Superbike del Sol Levante e le loro controparti italiane, sembra però essere ormai finita: negli ultimi anni le hypersport giapponesi hanno iniziato ad adottare componentistica sempre più raffinata, con soluzioni tecniche quasi da MotoGP che hanno inevitabilmente innalzato la cifra necessaria a mettersi in garage uno di questi gioielli con gli occhi a mandorla.
Ormai, insomma, non c’è più così tanta differenza di prezzo tra le rispettive top di gamma dei marchi giapponesi ed europei: un tempo solite offrire al pubblico una sola versione della propria ammiraglia sportiva, anche Honda, Yamaha, Suzuki e Kawasaki hanno iniziato a proporne declinazioni “R” (o RR, M, SP a seconda del marchio). Il cui prezzo ovviamente sale di conseguenza.
Una delle ultime arrivate è la CBR 1000 RR SP2, versione race-replica della Lama di Fuoco di Tokyo: capace di 192 cv, la più estrema delle Fireblade in commercio conta su un propulsore ottimizzato per l’uso in pista, freni Brembo, una sopraffina ciclistica Ohlins semi-attiva e svariati gingilli elettronici degni di un prototipo del Motomondiale (controllo di trazione, anti-wheeling, regolazioni del freno motore, cambio elettronico ecc) governati da una sofisticata piattaforma inerziale a 5 assi.
Cose che una 15ina di anni fa forse non aveva nemmeno Valentino Rossi sulla sua RC211V.
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Negli ultimi giorni è stato svelato il prezzo (salato) di questo capolavoro d’ingegneria giapponese: se per portarsi a casa una CBR “liscia” ci vogliono 18.790 euro -che diventano 23.590 per la versione SP- per una SP2 ci vorranno addirittura 30.000 euro, una cifra non troppo distante dai 32.990 euro necessari a guadagnarsi le chiavi di una Ducati Panigale R.
Le finezze si pagano!
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