Montmelò Moto3, Martin si conferma “re” della pole. Ma sono i “tatticismi” a dominare le qualifiche da trenino
Solita "guerra" fra spagnoli e italiani
I nostri “giovani leoni” si difendono in chiaro-scuro nelle qualifiche Moto3 conquistando quattro posti nella top ten ma sono gli spagnoli ad attaccare e a svettare, occupando di forza la prima fila con il super Jorge Martin (1’53.368) alla sua “quinta” pole stagionale, con Canet (+0.627) e Guevara (+0.659) di fianco.
Romano Fenati è l’unico “tricolore” a ridosso dei primi, con il suo terzo tempo apre la seconda fila pur se con un distacco non da poco (+0.663), davanti al capoclassifica della generale Mir (+0.668) e a Ramirez (+0.758).
Quindi in terza fila Enea Bastianini (toh, chi si rivede!) +0.783 e Fabio Di Giannantonio (+0.833) con Suzuki nono (+0.948) e Niccolò Antonelli che chiude la top ten (+0.963).
Tutta un’altra storia rispetto alle qualifiche di una settimana fa al Mugello? Non proprio e non solo perché Martin fa il bis ma anche rispetto ai distacchi, con l’eccezione della prima fila: sulla pista toscana meno di due decimi dividevano il terzo dal primo classificato mentre qui i decimi diventano più di sei. Ma i distacchi tornano più o meno sullo stesso piano: al Mugello fra il decimo e il primo c’era un gap di quasi nove decimi (+0.877) e qui di poco più di 9 decimi (+0.963).
Altra considerazione riguardo alle moto: al Mugello i primi quattro miglior tempi erano di piloti Honda, qui Honda sono i primi due tempi; quattro Ktm nella top ten la settimana scorsa: la prima 5° tempo con Bulega e la seconda 6° tempo con Guevara, oggi terzo miglior tempo distaccando le altre Ktm di Ramirez e di Antonelli.
Oltre la top ten il primo degli italiani è Lorenzo Dalla Porta, ultimamente in evidenza – stavolta qui prima dei piloti Mahindra – anche se il gap pesa (+1.027) rispetto ala pole di Martin. A seguire Tony Arbolino (che subirà penalizzazione), quindi il duo dello Sky VR46 Team Bulega (14° +1.068) e il trionfatore del Mugello Migno 18° (+1.458) e infine Marco Bezzecchi 25° (+1.790) davanti a Manuel Pagliani (+1.829), come dire un abisso.
Che succede? Succede che nel “casino” di una categoria così livellata, le qualifiche diventano una corsa nella corsa dove si gioca soprattutto di tattica e di furbizie, non sempre venute bene. Negli ultimissimi minuti nessuno vuole tirare togliendo agli avversari scie preziosissime e quindi si arriva agli estremi di rimanere nel box fino al limite per poi … oltrepassarlo rimanendo a bocca asciutta che vuol dire un solo giro lanciato invece di due.
Da qui, come è evidente dai tempi, la possibilità che qualche pilota è premiato da questi giochetti e qualche altro rimane … fregato. Domani altra gran corsa alla baionetta. Altro trenino tipo Mugello? Forse no. Meglio di no.