Assen MotoGP, lectio magistralis del “Dottor” Rossi. Che Petrux! Dovizioso (Ducati) leader
Gran trionfo di Rossi in volata su Petrucci
Assen non si smentisce proponendo una corsa da cornice adeguata alla sua migliore tradizione e così la MotoGP non si fa mancare niente, con la show, le quattro gocce d’acqua, le cadute, il raggio di sole con il trionfo finale di Valentino Rossi, il mondiale che s’incendia riaprendosi ad ogni prospettiva.
Che festa, ragazzi! Non solo per il “Dottore” che ritrova dopo un duro digiuno di oltre un anno, con una prova superba, la via (mai facile) del gradino più alto del podio segnando la sua 115esima vittoria.
Una festa anche per un altro italiano, il ternano di poche parole e dal sorriso umile Danilo Petrucci, considerato poco più di un “gregario” se pur di lusso, secondo a 63 millesimi dal 9 volte campione del Mondo di Tavullia.
Vale e Purux, piloti e personaggi diversi fra loro accumunati solo dalla stessa passione, hanno fermato lo straniero. Anzi, gli stranieri.
Alt a sua maestà Marquez, che sa metterci da par suo una “pezza”, gran terzo posto per i capelli perché la grinta e la classe non si smarriscono anche nelle giornate meno felici. Alt soprattutto al leader (adesso ex leader) della classifica Vinales, ruzzolato a terra a metà corsa nella foga di un recupero disperato dalle retrovie, uno zero che però lo ridimensiona come cannibale (mancato) anche nei valori interni della Yamaha dove, forse con eccessiva baldanza e sicumera, gli erano stati cuciti addosso i gradi di capitano, strappandoli al pesarese dato avventatamente in discesa, se non finito. Ciò non significa Vinales senza più smalto o fuori gioco. Significa che le ruote sono tonde, per tutti.E che nel motociclismo mai dire mai…
Già. Ma la festa non è finita. Non solo perché per gli smemorati Petrucci corre su Ducati e quindi la Casa di Borgo Panigale insiste nella sua riga da sogno fra ori, argenti, bronzi e medaglie di minor pregio ma non di minor valore, ma soprattutto perché chi si sente deluso per il … mancato tris (dopo la doppietta degli ultimi due round) di Dovizioso può rifarsi con la rimonta e il bel quinto posto odierno, bottino di gran sostanza per la classifica che adesso vede davanti a tutti proprio il pilota forlivese della Rossa, primo con 115 punti su Vinales (111 punti), Rossi (108), Marquez (104), Pedrosa (87), Zarco (77), Petrucci (62), Lorenzo (60).
Vietato illudersi ma questi sono i fatti. Il resto? Non fa testo. Iannone è nono (ma a oltre 37 secondi di distacco), Pedrosa, 13°, Lorenzo 15°. Che dire. Zitti e mosca. O no?
Il mondiale MotoGP fa ancora sognare. Il tricolore e l’inno di Mameli sono attesi ai nuovi appuntamenti. Tutto è possibile. Anche di più.