Marquez, quinta pole al Sachsenring! Domani quinta vittoria consecutiva?

Petrucci (Ducati) in prima fila fra le Honda di Marquez e Pedrosa

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 1 lug 2017
Marquez, quinta pole al Sachsenring! Domani quinta vittoria consecutiva?

Solito Sachsenring, solite qualifiche MotoGP? Dipende. Certamente solito meteo di queste contrade, tempo che definire bizzarro è poco, fra uno scroscio di pioggia e un vento boia che dà spazio a un birbante raggio di sole con l’asfalto traditore a 20 gradi e la temperatura dell’aria a 16 gradi.

Siamo al Sachsenring bellezza, quando fino agli anni 50 e 60 si correva in mezzo ai borghi su tratti con il pavè nel lungo tracciato stradale di quasi 8 chilometri al giro e i 250 mila presenti, oltre che a tifare e a scolar birra a fiumi, si davano da fare nel soccorrere i piloti caduti, nel rimettere a posto le balle di paglia, nel cacciar via maiali cani e galline che invadevano la pista.

Oggi, nel toboga mignon fra gl’irti colli e le rapide discese, con l’asfalto lucido per la pioggia e anche perché appena rifatto liscio come l’olio, conta manico e fortuna, altro che l’assetto!

Alla fine, le condizioni sembrano favorire il quasi matto piè veloce e anfibio Danilo Petrucci sulla Ducati satellite anche qui in ottima forma, fin quando l’ultimo frustata sul viscido non bagnato ma non asciutto porta davanti a tutti il matto senza quasi Marc Marquez che tiene in piedi non si sa come la sua Honda centrando una pole da far invidia a tutti, un monito agli avversari per la gara di domani.

Con la bordata di 1’27.443 il campione del mondo in carica soffia la pole all’asso ternano della Ducati ma proprio sotto la bandiera Marc spara di traverso l’ultimo colpo: 1’27’302 scavando fra lui e Petrux un muro di 160 millesimi che diventano 647 per Pedrosa, a proprio agio in questo caos, terza piazza in prima fila, seguito da Crutchlow e Folger.

Quindi, udite! Udite! da Jorge Lorenzo capace di agguantare per i capelli la seconda fila con un sesto tempo (+1.081) lontano da Marquez ma utile a tener dietro, oltre ai due Espargaro, un terzetto super: il nemico Rossi (9° tempo terza fila +1.367) che le ha provate tutte ma inutilmente, il compagno di squadra (si fa per dire) e leader in classifica Dovizioso (10° tempo + 1.401) non in palla come negli ultimi round, il suo sostituto in Yamaha – le due ufficiali della Casa dei tre diapason in difficoltà – Vinales (11° tempo +1.521) che non pare gradire questo tipo di gioco specie quando si arriva al contatto in pista come accaduto con Marquez, per fortuna senza danni.

E Iannone? 16° in griglia, se piove dalla sesta fila si finisce il primo giro quando gli altri hanno già terminato il secondo. Mala tempora per l’Andrea abruzzese. E non solo per lui.

Ripetiamo: qui è tutto attaccato al meteo. C’è almeno da sperare che o sia pioggia vera o sia asciutto vero. In caso contrario lo show divento qualcos’altro e ci si aggrappa alla dea bendata.

Gara da non perdere. Vietato sbagliare. Siamo al giro di boa. Per gli smemorati ricordiamo che qui in Sassonia Marquez ha già firmato cinque pole e vinto in MotoGP le ultime quattro gara una in fila all’altra. Capito

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