Moto3 2018: fuori la Mahindra, dentro la TM?

Danny Aldrige, Techical Director del motomondiale: "TM, che già sta correndo nel CEV sta mostrando interesse"

Di Flavio Atzori
Pubblicato il 18 lug 2017
Moto3 2018: fuori la Mahindra, dentro la TM?

Con l’uscita ufficiale della Mahindra dal campionato Mondiale Moto3, la classe cadetta è tornata ad avere solamente due costruttori: Honda da un lato e KTM dall’altro. Vero è che quest’anno la casa indiana non ha mostrato quel livello di competitività che lo scorso anno aveva portato vittoria e podi con Pecco Bagnaia. Dopo l’annuncio di Assen ufficiale, al termine del round di Valencia, la casella diverrà mancante:

[img src=”https://media.motoblog.it/d/d2e/aspar-mahindra.jpg” alt=”DOHA, QATAR – MARCH 18: Albert Arenas of Spain and Aspar Mahindra Moto3 and Lorenzo Dalla Porta of Italy and Aspar Mahindra Moto3 (in front) head down a straight during Moto2 And Moto3 Tests In Losail at Losail Circuit on March 18, 2017 in Doha, Qatar. (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)” size=”large” id=”875767″]

“E’ una perdita triste questa, perchè Mahindra ha dato molto al campionato” ha riferito a Crash.net Danny Aldrige, Techical Director del campionato “Sono un’organizzazione decisamente professionale, hanno vinto e ottenuto podi. Il ritiro non riguarda una questione tecnica “la loro decisione prescindeva da questioni tecniche e prestazionali”.

Già, ma allora chi sostituirà la casa indiana? “TM, che già sta correndo nel CEV (e nel CIV ndr) sta mostrando interesse” ha riferito Aldridge “Abbiamo effettivamente cambiato le regole in Moto3 per aiutare le aziende come TM di poter entrare. Prima per partecipare come wild-card dovevi essere un produttore presente in campionato. Ora invece no, le regole permettono a qualsiasi produttore aggiuntivo che si trovi nel CEV di poter partecipare come Wild card e mostrare il proprio prodotto alle squadre del campionato”.

La TM, dopo le wild card nel CEV dello scorso anno, sta partecipando a tutta la stagione 2017 con il giovane Ieraci, prospetto molto interessante del vivaio italiano.

“L’unico vincolo che abbiamo per i nuovi produttori della classe Moto3 è che hanno bisogno di fornire sei moto, fino a quattordici piloti”.

Per una Mahindra che va, una TM che viene?

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