Fenati, l’annunciato passaggio in Moto2 aiuta o penalizza le chances per il titolo Moto3?

Il pilota ascolano verso il salto di categoria

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 24 lug 2017
Fenati, l’annunciato passaggio in Moto2 aiuta o penalizza le chances per il titolo Moto3?

Ancora un po’ di pazienza e il Motomondiale, dopo la lunga pausa feriale, riprenderà il 6 agosto il suo cammino a Brno, decimo round iridato 2017. Particolarmente attesa la Moto3, categoria dominata fin qui dalle Honda (ai primi sei posti in classifica generale!) e in particolare dal tostissimo 19enne spagnolo Joan Mir, leader del campionato con 165 punti davanti a Romano Fenati (128 punti), Aron Canet (110), Jorge Martin (89), Fabio Di Giannantonio (85).

Visti i numeri e visto l’andamento stagionale, dei “giovani leoni” italiani solamente il coriaceo Fenati resta davvero in lizza per il titolo iridato, dopo aver già conquistato una vittoria e quattro podi. Non è poco. Pur se l’esperienza nella classe cadetta acquisita dal quasi 22enne pilota ascolano non ha fin qui fatto la differenza rispetto ad avversari più giovani. Non c’è dubbio, però, che Romano ha recuperato alla grande la rocambolesca stagione 2016 (causata principalmente dall’incapacità di gestione interna da parte del management dello Sky VR 46 Racing Team) riproponendosi fra i massimi protagonisti della Moto3. Il rischio è che Fenati, pur con gare-show, si veda sfilare piano piano il sogno iridato, facendo proprio l’appellativo di “eterno secondo”.

In questo quadro si inserisce l’annuncio dato pochi giorni fa relativo al cambio di categoria di Fenati nel 2018, cioè l’addio alla Moto3 e l’ingresso in Moto2. Nuova avventura, dunque, per Romano e per il “Team Marinelli Cucine Snipers Moto2” (questa la denominazione ufficiale), cui va il nostro più caloroso: “in bocca al lupo!”. Bene.

Romano, pilota di lungo corso in Moto3, è indubbiamente ancora molto giovane, (nato a gennaio 1996, tre anni meno di Marc Marquez, uno meno di Maverick Vinales) ed è opportuno il suo cambio di categoria. Ma non è la stessa cosa arrivare in Moto2 con la corona iridata della Moto3, o senza.

Il titolo mondiale della categoria cadetta non garantisce il bis nella categoria superiore ma è pur sempre un biglietto da visita per entrare dalla porta principale e non da quella di servizio. Adesso c’è Brno e c’è questo Mondiale Moto3 in lizza. Per il 2018 c’è tempo.

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