MotoCult: l'Harley Davidson di James Coburn in "Giù la testa"

“Giù la testa, cogl..ne!”: così si conclude il primo incontro tra Rod Steiger e James Coburn nel capolavoro del 1971 di Sergio Leone. Un mito della cinematografia mondiale, ambientato durante la rivoluzione messicana nel 1913, che vede come protagonisti due personaggi indimenticabili; il bandito Juan Miranda (Steiger) e il militante dell’IRA John Mallory (Coburn), una strana coppia unita da ambizioni piratesche e afflati rivoluzionari, magistralmente diretta da Leone, al suo secondo capitolo della cosiddetta “trilogia del tempo”, con la colonna sonora del Maestro Ennio Morricone.

Il dinamitardo John Mallory si presenta a bordo di una moto, fatto non certo usuale nel Messico del 1913 e, visto il luogo e il periodo storico, non poteva essere che un Harley Davidson: all’epoca la casa di Milwaukee era fornitrice dell’esercito USA, spesso impegnato in scaramucce di confine contro i rivoluzionari messicani di Villa e Zapata, ragion per cui è verosimile che Mallory ne avesse recuperato un esemplare.

Più controverso è l’esame del modello: quella del film sembra un Harley Davidson posteriore al 1918. Le Harley precedenti alla Grande Guerra presentavano infatti serbatoi molto squadrati e avviamento a pedali: questa sembra più un J model di inizio anni ’20 o più probabilmente un D model del 1929, un 750cc dall’inconfondibile motore V-Twin che ha fatto la storia della casa statunitense. Se qualcuno di voi lettori più esperti sa con certezza che modello è stato utilizzato nel film me lo scriva e lo pubblicheremo.

Una curiosità: Sergio Leone avrebbe voluto che il titolo del film comprendesse anche il “cogl..ne” finale, ma per ovvi motivi la censura italiana dell’epoca glielo impedì. Nei paesi anglosassoni “Giù la testa” uscì con diversi titoli, tra cui “Duck, you sucker!”, “Fistfull of dynamite” e “One upon a time… the revolution”.