Superbike: il mercato 2018 inizia da...Losail
Le caselle iniziano a muoversi: Sacchi abbandona, MV Agusta sceglie Torres...e Russo viene scaricato via whatsapp
Che strana la Superbike: a praticamente due settimane dalla fine della stagione 2017, team e squadre ancora non conoscono bene il regolamento del prossimo anno, sia tecnico che sportivo, eppure il mercato già si muove. Seppur nell’incertezza in cui il campionato delle derivate di serie regna sovrana, i movimenti sembrano incasellare – tra dubbi e certezze – i futuri protagonisti di un campionato che ha necessità di rilanciarsi, ma che per il momento, vede scambi di pedine ma non quell’iniezione vitale che, ad esempio, rilanciò il campionato nel 2005 dopo due anni di inferno tecnico.
Ecco, servirebbero regole tecniche lungimiranti, e non consequenziali per sviluppare di nuovo quel circolo virtuoso che è stata la Superbike. Nel frattempo, il valzer dei protagonisti inizia a far prendere forma alla stagione 2018.
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Messi da parte i vari Rea e Sykes da un lato, e Davies e Melandri dall’altro, il parco moto “secondario” sta incasellando le proprie scelte. Attenzione però a definirlo “secondario”, perchè il nodo della questione è proprio questo: la discrepanza tra ufficiali e privati è troppo grande. Giampiero Sacchi, nel suo abbandono al campionato è stato chiaro: troppa differenza, troppa poca visibilità per i privati di mettersi in mostra, probabilmente per un regolamento tecnico complicato ed il poco sostegno ai privati dal punto di vista economico come accade in Motogp, anche se lo stesso manager ternano ha sottolineato la vicinanza e l’aiuto di Dorna.
Dunque il 2018 non vedrà la compagine Ioda Racing schierarsi. Anzi, lo stesso team non si schiererà nemmeno a Losail. E Mercado? Stagione chiusa, ma il 2018 non può vederlo fuori dai giochi con una tappa proprio in Argentina. Dunque ecco il team Orelac, pronto a salire dalla Supersport con una Kawasaki da affidare al talento delle pampas.
A Losail non ci sarà anche Russo, appiedato dal team Pedercini non senza strascichi polemici. Il rider napoletano ha accusato il team di averlo scaricato con un whatsapp. Al suo posto però, ecco Jeremy Guarnoni, stipendiato già da Kawasaki Europe e vincitore a Magny Cours in Superstock.
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Per l’anno prossimo comunque, a ben vedere, le selle più ambite sono quelle di MV Agusta e Honda, e non potrebbe essere altrimenti, non fosse altro che i programmi sembrano già decisi.
Il team legato a Schiranna non ha problemi di liquidità a dispetto dell’azienda che ha attraversato momenti molto duri. L’unica questione è: ci saranno due F4 o una sola come quest’anno la prossima stagione? Il sospetto delle due moto è forte, anche perchè se inizialmente sembrava che Loris Baz potesse salire in sella, ora il favorito dovrebbe essere Torres dalle ultime voci. Lo spagnolo è stato molto bene con la squadra di Genesio Bevilacqua, ma non è mai sbocciato l’amore con la BMW S1000RR. Dunque due moto per Schiranna con Baz e Torres o il francese volerà verso altri lidi?
La situazione in Honda è ancora da definire. Preso Leon Camier, la seconda sella è ancora da definire. Spera Davide Giugliano, anche se la conferma non sembra cosa scontata, nonostante le buone prestazioni del rider romano di ritorno dalla sfortunata esperienza nel BSB.
Ultima questione: e Michael Ruben Rinaldi dove potrebbe andare? Lui vuole la Superbike, fresco del suo titolo iridato appena conquistato. Per lui potrebbero aprirsi le porte del team Barni Racing.
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