Rossi e Viñales, week end difficile in quel di Zeltweg
Week end non troppo entusiasmante per il team Yamaha Racing: Viñales e Valentino hanno chiuso al 6° e 7° posto senza mai essere davvero della partita
Non è stato un week end trionfale per il team Yamaha MotoGP: beninteso, i due alfieri di Iwata non sono stati protagonisti di un fine-settimana disastroso, ma non sono mai riusciti ad essere davvero della partita.
Impensabile, per i Valentino e Maverick, riuscire ad impensierire Andrea Dovizioso e Marc Marquez là davanti: i due Yamahisti non avevano certo il passo per giocarsi la vittoria, ma nemmeno quello per mettersi dietro il “satellite” Johann Zarco con la YZR-M1 di Poncharal (5° subito dietro a alla Ducati di Jorge Lorenzo).
Entrambi sono stati inoltre protagonisti di due “lunghi” che hanno fatto loro perdere tempo prezioso: Viñales ha chiuso la gara in 6^ piazza a 7.5 secondi dalla testa, mentre il 9 Volte Iridato è arrivato in coda al giovane team-mate spagnolo, staccato di 9 secondi da Dovizioso.
Maverick Viñales, 6°
“Ho sofferto di un grave calo di grip alla gomma posteriore, che per quasi tutta la gara non ha voluto saperne di lavorare bene. Quando sono andato largo battagliando con Valentino ho cercato di calmarmi e trovare il giusto feeling con le Michelin, ma è stato impossibile. Non solo con i piloti di altre marche, ma anche con Zarco… era davvero difficile stare loro dietro. Dobbiamo lavorare duro se vogliamo lottare per il campionato!”
Valentino Rossi, 7°
“I problemi sono iniziati dopo una dozzina di giri. Sfortunatamente abbiamo stressato troppo la gomma posteriore e nel tempo abbiamo perso velocità e confidenza. Da quel momento è stato davvero difficile controllare la moto e ho fatto anche qualche errore: non avevo il passo nella seconda parte di gara perché ho sofferto molto la mancanza di aderenza. E’ un peccato perché abbiamo lavorato molto, ma abbiamo avuto gli stessi grattacapi di Jerez e Barcellona. Consumiamo troppo lo pneumatico posteriore, la moto diventa lenta e difficile da guidare nella seconda parte della corsa. Dobbiamo intervenire sia meccanicamente che elettronicamente per risolvere questo problema”