Moto3, super Fenati “Re” della pioggia conquista Misano
L'asso ascolano della Honda domina sul bagnato e torna secondo in campionato
Moto3 Misano 2017 – Gara bagnata, gara da noia, senza storia. Per la superiorità di Romano Fenati, al suo secondo centro stagionale, oggi superbo senza la minima sbavatura su una moto perfetta, e per la … decimazione in pista, con più di venti piloti a terra, e solo quindici sul traguardo con distacchi da Tour de France dei tempi di Coppi-Bartali.
Sul cielo plumbeo di Misano il tricolore, pur bagnato, sale due volte grazie al primo gradino del podio dell’asso ascolano e alla terza piazza, strameritata, di Fabio Di Giannantonio, bel manico, di gran cuore, in continua crescita, oggi favorito anche dal ko di Canet. Fra i due italiani, Mir, sulla difensiva, con i remi in barca, pago del piazzamento, 20 punti in saccoccia, un argento di gran valore per il mondiale in una giornata così insidiosa.
Un podio, come già altre volte, ancora tutto Honda. Le emozioni sono venute non per le bagarre in pista ma per le cadute, mai così numerose che pongono interrogativi sulla reale “qualità” di questi pilotini, sul rapporto motore-telaio di queste motine e soprattutto sulle gomme Dunlop, forse, in certe condizioni, poco affidabili come fossero le Dunlop a pera (di legno…) degli anni ’60.
Tutto ciò non toglie valore a Fenati, anzi ne ingigantisce il merito: all’inizio ha gestito con accortezza la situazione, poi già al terzo giro ha mostrato gli artigli superando Martin (in seguito out) e impostando la legge del più forte. Romano ha dominato sotto la pioggia, ha dimostrato nella gara di casa la raggiunta maturità tecnico-agonistica, con una corsa non solo saggia, ma anche da lepre veloce senza un passo falso, con un martellamento di giri tutti attorno ai 2 minuti secchi, smontando metro dopo metro le velleità dei suoi avversari, nessuno escluso e rifilando ben quasi mezzo minuti al secondo Mir.
Bravo Romano e bravo il Team per questa cavalcata bagnata ma trionfale che ha riscaldato i cuori degli appassionati. Nella top five, Nicolò Bulega, quinto posto a… oltre un minuto, dopo Oettl, ottenuto grazie a una corsa accorta e anche alle … disgrazie altrui. Meglio di niente. Anche se dal pilota dello Sky-VR46 Team ci si aspetta ben altre prestazioni.
Lapis col segno rosso per Bastianini, in bagarre coi primissimi all’inizio, poi due volte a terra (idem Antonelli) giunto alla fine 14esimo doppiato dietro alla wild card Alex Fabbri. Migmo nono, anche se a un minuto e 22 secondi di distacco… Pagliani 11esimo, meglio di niente. Scivolati anche gli altri italiani, Dalla Porta (alla fine 15esimo a un giro, Bezzecchi, Arbolino.
Il campionato non subisce una scossa da terremoto ma comunque riporta Fenati in seconda posizione (anche grazie – come detto – allo “zero” odierno di Canet) lasciando aperta la possibilità del quasi miracolo con 61 punti di gap dell’italiano su Mir e 125 punti ancora a disposizione nelle prossime cinque gare.
Le dichiarazioni dei giovani piloti
Romano Fenati:
“Oggi restare in piedi non era facile ma la moto andava fortissimo e avevo un gran feeling che mi ha permesso di divertirmi. Questa è una vittoria speciale per me, per la squadra e per tutti i tifosi! L’inno di Mameli qua è un’emozione davvero unica”.
Fabio Di Giannantonio:
“Sono molto contento. Quando ho visto le condizioni di oggi ero un po’ preoccupato più che altro ripensando alla gara che avevo fatto a Brno. Di solito io vado abbastanza bene sull’acqua, ma in Repubblica Ceca non eravamo andati forte. Il fattore casa mi ha aiutato, volevo assolutamente far bene. Ho iniziato bene, ma ho fatto subito un errore che mi ha obbligato a concentrarmi ancora di più. Da secondo a settimo, e lì ho iniziato a vedere molti piloti cadere. Sono rimasto sul mio ritmo fino alla sfida con Canet: quando mi ha passato mi è sembrato un po’ al limite, così ho deciso di pressarlo un po’ e quando ho visto che è caduto quasi non ci credevo”.
Niccolò Bulega:
“Già dal warm up, avevo capito che sarebbe stata una gara ad eliminazione. C’era molta acqua in pista, ma la difficoltà maggiore era che in alcune curve la moto scivolava davvero molto, mentre in altre c’era più grip. Dopo i primi giri, hanno iniziato a cadere molti piloti così ho preferito non prendere troppi rischi e guidare con il mio passo. Ho fatto una buona gara e ho centrato la Top5, un bel risultato per continuare a lavorare in vista delle prossime gare.”
Andrea Migno:
“Dopo la penalizzazione in qualifica e il warm up, mi ero già immaginato una gara, per così dire, di sopravvivenza. Sono partito bene, ma ho cercato di non commettere errori e di rimanere tranquillo. Giro dopo giro, ho impostato il mio passo e sono riuscito a recuperare. Ho chiuso al nono posto e sono abbastanza soddisfatto anche perché ho guadagnato due posizioni in classifica generale.”