Mauro Noccioli: da Rossi e Biaggi... al CIV

Il guru fiorentino parla della sua esperienza al box del Campionato Italiano Moto3 con il Max Racing Team e i giovanissimi Delbianco e Baldini.

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 13 set 2017
Mauro Noccioli: da Rossi e Biaggi... al CIV

Per chi “mastica” motociclismo da anni, Mauro Noccioli è un nome che non ha bisogno di grosse introduzioni. Toscano, classe ’56, Noccioli è stato capo-meccanico di fuoriclasse della velocità e futuri iridati come Valentino Rossi (che con lui vinse il primo Mondiale in 125 cc), Max Biaggi e Loris Capirossi, oltre ad altri talenti ‘nostrani’ come Locatelli, Pasini e Corsi e campioni affermati come Hayden, Luthi, Torres ed Espargarò, Hayden e molti altri.

E non è finita qui in quanto Noccioli, prima di arrivare alla pista, ha messo in bacheca, sempre da meccanico, 11 titoli italiani Motocross e una Parigi-Dakar vinta con Eddi Orioli. e scusate se è poco. Nonostante sia un uomo schivo, il fiorentino non può certo passare inosservato nel paddock del CIV, dove in questa stagione è al lavoro nel box del neonato Max Racing Team di Max Biaggi e due Mahindra affidate a due giovani piloti italiani, Alessandro Delbianco e Davide Baldini, nella classe Moto3.

In un’interessante e recentissima intervista rilasciata al sito ufficiale del CIV, Noccioli ha parlato di passato, presente e futuro ricordando diversi momenti significativi della sua carriera. A cominciare dai suoi inizi ‘nel fango’ culminati nel cruciale approdo in Aprilia:

“Negli anni ‘70 nel fiorentino c’erano realtà come Ancillotti, Gori, piccole aziende artigianali che facevano moto da cross. Io smisi con la scuola e iniziai a lavorare con Guidotti. La passione per la moto penso sia stata tutto nella mia vita. Grazie all’esperienza in fuoristrada ho incontrato Corrado Maddii, con il quale ho instaurato un rapporto di amicizia e anche di più. Lì nacque la passione per la tecnica.”

Ultime notizie