Bimota, quale verità?
Dalle voci sulla fine della casa italiana alle parole di Bimota Classic Parts: vi raccontiamo tutto quello che sta accadendo
In principio ci fu la notizia: Bimota sull’orlo della chiusura? La storica casa di Rimini, legata a doppia mandata da un connubio indissolubile, fondata proprio nella città romagnola nel lontano 1973 dal trio Tamburini, Bianchi, Morri, sembrava sull’orlo della sua fine definitiva, con un articolo su Cycle World a firma dell’autorevole Bruno De Prato, che ne decretava de facto il requiem per una casa capace di creare siffatti gioielli.
In effetti, se l’apparente è visibile agli occhi, quel che veniva mostrato non era proprio quanto di più positivo: via i cartelli ed i riferimenti dalla strada, via ogni singolo materiale da via Lea Giaccaglia 38. Vuoti, completamente vuoi, con il magazzino che avrebbe giacenze e rimanenze, con l’ultimo modello prodotto, la Superbike BB3, ammassata. Dipendenti? 4 circa a quanto pareva.
Ecco la lenta agonia. La notizia circola e lo sconforto degli appassionati del marchio era ben evidente. Bimota chiude? Decidiamo di contattare direttamente l’azienda: urge e serve una risposta. Proviamo a telefonare: nessuna risposta. Mandiamo una mail in cui chiediamo ulteriori informazioni. Ci piacerebbe una smentita. Anche qui, nessuna risposta.