Kiara nella storia: quinto titolo per la Fontanesi in WMX
Un finale da cardiopalma. Una prima manche vinta, ed una seconda chiusa al terzo posto. in maniera del tutto inaspettata. Pokerissimo dell'italiana
Motocross – Il cuore di chi ci crede fino all’ultimo secondo, gli occhi rassegnati di chi attraversa il traguardo e percepisce di non essere riuscita nell’impresa. Poi, amici, meccanici, parenti ed un entusiasta Scott Redding davanti a quella maschera ricoperta di fango, intenti a festeggiare “Sei campionessa del mondo!” le urlano. Già, perchè Kiara Fontanesi, in quell’inferno di fango e pioggia chiamato Villars sous Ecot ha conquistato il suo quinto titolo mondiale in un finale epico, degno della miglior sceneggiatura da oscar.
Alla vigilia del round francese, ultimo per il WMX, la classifica recitava chiaro: Kiara era addirittura quarta in campionato, ma con la possibilità di vincere l’iride. Serviva un gioco di incastri, un puzzle con tutte le tessere incastrate alla perfezione. Davanti a lei sia le neozelandesi Duncan e Van de Ven, sia Livia Lancelot. La francese, oltretutto, giocava in casa con tutto il pubblico francese pronto a sostenerla.
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Serviva l’impresa, e impresa è stata, con risvolti anche drammatici. Gara uno del sabato: vittoria, sofferta e durissima, ottenuta negli ultimi due passaggi tra fango, pioggia e addirittura grandine. Ancor più dura sarebbe stato però accettare la decisione dei giudici di gara che dopo tre ore le toglievano la vittoria, sottraendo un giro dal conteggio ufficiale della gara. Proteste, discussioni, decisioni. Dopo cinque ore la ratifica: la Fontanesi vince la prima manche. Ci si gioca tutto nella seconda.
Serviva battere la Van De Ven con uno scarto di tre punti. Risultato mica facile, con quel mare di fango: una trappola per tutti. Kiara è partita terza, cercando di studiare la situazione, ma una grande pozza l’aveva bloccata facendola retrocedere fino in sesta piazza.
Eccola la fine di quel sogno, quella rimonta per la conquista del titolo accarezzata e sfiorata sembrava oramai destinata ad un triste epilogo. Nel motocross però, la parola fine si scrive solo dopo la bandiera a scacchi e tutto si può ribaltare. Perfino all’ultima curva, perfino all’ultima salita, ed in quella montagna di fango, all’ultima salita dell’ultimo giro, proprio la Van De Ven rimane impantanata, bloccata.
Sul traguardo, sotto la bandiera a scacchi passavano la Duncan, la Lancelot ed una Fontanesi inconsapevole di quanto stava accadendo: con quella maschera colma di fango non si era accorta di aver chiuso in terza posizione, di aver vinto il Gran Premio ed aver conquistato il mondiale per un punto. Un finale da oscar per Kiara.
“Sono senza parole. Ho solo voglia di urlare di gioia. È stata una stagione difficile, dove ho patito degli episodi sfortunati. Però sapevo che guidando bene avrei potuto vincere. Ci si è messo il maltempo a complicare le cose già in prima manche quando sull’asciutto stavo andando via. Nel fango ho guidato con parsimonia senza voler strafare perché la pista era molto scivolosa. Non volevo fare errori. Le altre sono andate via e io ho tenuto il mio ritmo. È bellissimo vincere gara e Mondiale. Ringrazio tutti per questo titolo sofferto e meritato. Sono cinque! Non ho parole Solo grandi emozioni perché è stata una stagione molto tirata e qui era difficile. Meraviglioso tornare a vincere dopo un anno negativo come il 2016. Avevo buone sensazioni che si sono avverate. ”
Gp Pays de Montbéliard
1 manche : 1. Fontanesi (Yamaha) 12 giri in 26’14”030; 2. Van De Ven (Yamaha) a 26”646; 3. Lancelot (Kawasaki) a 49”100 ; 4. Verstappen (Ktm) 1’16”439 ; 5. Papenmeier (Suzuki) a 1’23”239
2. manche: 1. Duncan (Yamaha) 10 giri in 27’36”604; 2. Lancelot (Kawasaki) a 46”824; 3. Fontanesi (Yamaha) a 1 giro; 4. Papenmeier (Suzuki) a 1 giro; 5. Van De Ven (Yamaha) a3 giri
Classifica Gp: 1. Fontanesi 45; 2. Lancelot 42; 3. Duncan 40; 4. Van De Ven 38; 5. Papemeier 34
Nel Mondiale: 1. Fontanesi 233; 2. Lancelot 232; 3. Duncan 231; 4. Van De Ven 231; 5. Papenmeir 194