Test Pirelli moto Supersport
Lunedì scorso 9 luglio, sul circuito di Vallelunga, si sono svolti i primi test ufficiali dei team del mondiale Superbike e Supersport organizzati da Pirelli.
Per quasi tutti i team del mondiale si è trattato in assoluto della prima presa di contatto con il circuito capitolino, che sarà teatro della penultima prova del mondiale 2007. Nei due giorni di prove le squadre ed i piloti hanno potuto misurarsi con il rinnovato circuito e saggiarne il grip dell’asfalto e la risposta a questo tracciato del setting delle loro ciclistiche.
La squadra Pirelli, capitanata da Giorgio Barbier, che ha organizzato i test si è coordinata con il rispettivo marketing centrale, gestito dall’attento Gabriele Morosini per cercare di offrire ad alcuni giornalisti la splendida possibilità di effettuare un confronto comparativo tra le migliori moto del mondiale Supersport.
La scelta della classe Supersport per questo test si è rivelata particolarmente azzeccata, perchè oltre alle moto questa categoria ci da la possibilità di testare a fondo anche i pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa che sono quelli che poi vengono venduti al pubblico ed installati sulle moto stradali degli utenti finali. Inoltre il vincolo di poter percorrere solo quattro su una Supersport risulta meno penalizzante rispetto ad un test simile effettuato invece su una Superbike. Con le Supersport, meno impegnative nella potenza ed estremamente agili leggere si riesce infatti anche a “dare il gas” senza la paura di venire disarcionati e senza la tendenza a continue impennate dell’anteriore.
Foto dei Test Pirelli Supersport a Vallelunga
Detto e fatto, è stato sufficiente chiedere ad alcuni dei team presenti di prolungare la loro trasferta romana di un solo giorno per dar modo nella giornata di lunedì ai giornalisti presenti di testare le loro moto.
L’organizzazione è quella delle grandi occasioni con tutti i meccanici schierati al box e pronti a dare il massimo sostegno ai fortunati piloti. Quindi moto portate sulla corsia box per scaldare il motore con ancora le termocoperte sulle ruote, allo scoccare della bandiera verde si sale in moto e si va dentro per soli 4 giri utili su ogni moto, troppo pochi per cercare di usare a fondo la moto in questione, ma comunque sufficienti per apprezzarne le potenzialità e valutare le differenze salienti tra i vari modelli.
Le Supersport in configurazione 2007 sono per l’appunto equipaggiate tutte con i pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa.
Il Diablo Supercorsa ha sostituito in questa categoria il precedente Dragon Supercorsa Pro, giunto all’apice del suo sviluppo nel 2005 e sostituito dalla versione Diablo già nel mondiale Supersport del 2006.
I pneumatici in questione sono piuttosto interessanti perché a differenza di quelli utilizzati in superbike sono dei pneumatici omologati anche per uso stradale e acquistabili da chiunque presso un normale rivenditore. i Diablo Supercorsa oltre a rappresentare il top di gamma di Pirelli per quanto concerne i pneumatici stradali si rivelano al contempo un concentrato di tecnologia e performance di livello elevatissimo tanto da permettere a queste moto rendimenti in pista molto vicini a quelli delle Superbike nonostante la potenza dei motori sia decisamente inferiore.
I nuovissimi Diablo Supercorsa sono disponibili presso i rivenditori Pirelli a partire da febbraio 2007 mentre a tutt’oggi nel mondiale Supersport si utilizzano e si sperimentano già le evoluzioni di questi pneumatici che saranno poi nella loro versione definitiva quelli che verranno venduti al pubblico a partire dal 2008.
Questo per sottolineare il grande impegno di Pirelli nel trasferire tutti i benefici ed i progressi fatti nel mondiale nella guida e nelle prestazioni del motociclista di tutti i giorni.
Probabilmente tali pneumatici sono tanto performanti da risultare nel 90% dei casi esagerati per un uso stradale, e nella quasi totalità dei casi risulteranno sovradimensionati nelle performance anche nell’uso in pista. Questo perché i limiti concessi da queste gomme sono tanto ampi ed elevati da risultare difficilmente avvicinabili anche da piloti professionisti, tale caratteristica però per l’utente normale si traduce in un margine di sicurezza elevatissimo che permette di sbagliare e restare comunque dentro i limiti di aderenza del pacchetto moto-gomma.
Le moto testate sono state la Yamaha R6 del Team Lorenzini guidata da Massimo Roccoli, la Honda CBR del Team Althea condotta da Fujiwara, la CBR del Team Ten Kate guidata da Soufoglu, la Kawasaki del Team Gil Motorsport guidata da Fabien Foret e la Honda del Team Stiggy guidata dall’australiano Brooks. Quest’ultima particolarmente efficace sul circuito di Vallellunga è stata anche la moto che ha ottenuto il miglior tempo nella categoria Supersport proprio con il pilota australiano.
Tra tutte è emerso il grande equilibrio delle Honda unito a una ottima facilità di guida e ad una sorprendente potenza e coppia del motore. È senza dubbio la CBR quella con il motore più pieno e rotondo fin dai medi regimi. La R6 di Roccoli colpisce per l’inserimento in curva immediato, fulmineo e velocissimo e per l’allungo furibondo del suo motore. La Kawasaki è quella più faticosa da guidare soprattutto in fase di inserimento, ma risulta efficacissima in uscita di curva ed estremamente stabile in ogni situazione.
La prova completa con la telemetria della pista di Vallelunga di tutte le moto la troverete in edicola sul prossimo numero di Special.