MotoBlogger: il richiamo della pista

Di Gianluca
Pubblicato il 17 lug 2007
MotoBlogger: il richiamo della pista

Finalmente incominciano ad arrivare i primi post per l’iniziativa MotoBlogger per l’Estate 2007 che abbiamo ripreso da pochi giorni.

Il post che leggerete ci è stato inviato da Mauro Simeone e riguarda una visione futura di cosa si potrebbe fare, oggi, per ridurre gli incidenti in moto.

Domenica mattina, ore 9.00.
Da allora è tutto cambiato; il sabato notte i ragazzi in moto non eccedono più, non fanno sorpassi da brivido, non si impeperonano.
Da allora il sabato si va a letto presto, non perché ce lo chiede la mamma, perché ce lo chiede lei. E la febbre del sabato sera è scesa ed è salita ora la febbre solo per lei, la nostra mille supersportiva. A quaranta gradi.

Da quando il governo si è impegnato concretamente per contrastare le morti del sabato sera e a ridurre il triste primato che ha il nostro Paese in quanto a incidenti mortali tra i motociclisti, la musica è cambiata.

I “cattivi ragazzi” oggi corrono in pista, strutture moderne dove la velocità non solo è consentita ma è anche consigliata.
I prezzi sono accessibili (20 euro per un’ora), le piste sono tante e mentre i cattivi ragazzi si sfogano, mogli e fidanzate trascorrono il tempo a fare gare di shopping nei centri commerciali venuti su come funghi, a fare da contorno ai nuovi templi della velocità.

Furbo il governo, in questo modo ha dato impulso all’economia e ha anche creato nuovi posti di lavoro.

Quando poi si torna a casa, su strada non c’è più il desiderio ancestrale di spingere, di correre o di impennare. I “cattivi ragazzi” hanno già dato tanto in pista.
E allora li vedi sereni, rilassati, guidano con prudenza, addirittura si fermano prima delle strisce pedonali per far attraversare una vecchina.

Con la costruzione delle piste per moto, i cattivi ragazzi sono diventati buoni.
Sarà per questo che gli incidenti sono diminuiti del 70% e le morti su strada abbattute dell’ 80%.

Articolo scritto da Mauro Simeone

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