Yamaha X-Max 125 2018: primo contatto su strada

La casa nipponica aggiunge il nuovo X-MAX 125 alla sua celebrata famiglia di prodotti "MAX" e la parentela è subito evidente anche su strada...

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 25 ott 2017
Yamaha X-Max 125 2018: primo contatto su strada

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Eleganza, praticità e dinamicità sono tutte caratteristiche distintive e riconosciute dell’offerta “Sport Scooter” di Yamaha, a partire dal ‘patriarca’ T-Max fino al nuovissimo X-Max 125, ultimo arrivato nella famiglia di prodotti “Max” dei tre diapason con la quale condivide inequivocabilmente numerosi lineamenti e soluzioni tecniche.

Per il 2018, Yamaha si appresta infatti a lanciare una nuova versione del suo scooter sportivo 125 cc, omologato Euro4 e econtraddistinto da un nuovo design e vari aggiornamenti mirati ad aumentarne la praticità nell’uso quotidiano, all’insegna del comfort e dei consumi contenuti, ma anche come compagno di viaggio per eventuali gite fuori porta.

Lo si può guidare con la patente B ma, essendo un 125, in Italia le autostrade saranno off-limits per lui. Staremo a vedere se Yamaha opterà in futuro per una versione specifica oltre i 150 cc per il nostro mercato, magari come fatto in precedenza per lo snello “tre-ruote” Tricity, arrivato prima come 125 e poi anche con motore 155 cc da noi provato a inizio anno.

Le principali novità riguardano l’arrivo di una forcella più prestante, un nuovo controllo di trazione, la praticissima accensione con Smart Key e una nuova “doppia sella” con schienalino, ben sagomata e molto confortevole. L’impianto frenante con ABS di serie di avvale di un disco da 276 mm davanti e di uno da 245 mm dietro per i bei cerchi a 5 razze sdoppiate (da 15″ davanti e 14″ dietro) mentre il generosissimo vano sottosella può ospitare anche 2 caschi integrali.

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Completano il quadro la luminosa e riuscita strumentazione con quadranti sportivi e display LCD centrale, l’orami imprescindibile presa da 12 V posizionata nel vano chiuso a chiave nel retroscudo (ce n’è anche un secondo azionabile a pressione), senza dimenticare che parabrezza e manubrio sono regolabili manualmente con l’utilizzo di un’apposita chiavetta.

Dopo gli ultimi aggiornamenti dei fratelli maggiori da 300 e 400 cc, del quale trovate i links alle nostre prove su strada qui sotto, Yamaha competa quindi la sua opera di rinnovamento stilistico degli X-Max con questo nuovo 125 che arriverà nelle concessionarie ufficiali il prossimo mese nelle 4 colorazioni “Radical Red”, “Sonic Grey”, “Phantom Blue” e “Blazing Grey” e al prezzo di €4.790 franco concessionario.

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Yamaha X-Max 125: Come va

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La “mission” di questo nuovo X-Max 125 è la stessa dei suoi predecessori, ovvero quella di offrire la miglior esperienza di guida possibile al popolo dei “pendolari” costretti a districarsi nel traffico cittadino. Le oltre 140.000 unità vendute dal 2006 rappresentano certo un’ottima base di partenza in termine di reputazione, ma questa nuova versione 2018 dovrà dimostrare di essere all’altezza di cotanta eredità.

Ad una prima ispezione dell’X-max 125, la prima cosa che si nota, per quanto superficiale, è uno dei suoi maggiori “selling point”. Stiamo parlando dell’avvenenza, perché questo scooter è davvero un bell’oggetto da osservare. Le linee taglienti sono quelle che abbiamo imparato a conoscere dalle versioni 300 e 400 cc, e dello stesso livello sono le finiture, davvero impeccabili, e la qualità costruttiva che viene subito trasmessa all’osservatore.

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Una nota di merito va certamente attribuita ai gruppi ottici, specialmente quello posteriore, davvero a livello dell’industria automobilistica e molto efficaci grazie all’adozione della tecnoclogia LED, ma anche la nuovissima sella, bella, comoda e sagomata con perizia.

Per verificare le capacità di “dribbling” dell’X-max 125 nel contesto urbano, Parigi è senza dubbio uno scenario ideale. Gli uomini Yamaha preposti a scortarci durante il test ci hanno avvertito subito: “Guidare qui è come una giungla” e di fatti bastano poche centinaia di metri per rendersi conto che, in termini di disciplina stradale, la capitale francese è decisamente al livello delle città italiane più caotiche.

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Non si possono certo chiedere miracoli a un monocilindrico 125 cc da circa 14 CV deputato a spingere un veicolo da 175 kg (in ordine di marcia), ma il piccolo X-max si dimostra subito scattante da fermo, vivace in accelerazione e capace di mantenere buone velocità di crociera con non-chalance.

Il motore si accende senza esitazioni ed è piuttosto silenzioso. La sua risposta è sempre lineare e in allungo è più efficace a velocità sostenute, con vibrazioni quasi sempre al limite dell’impercettibile.

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In sella si sta piuttosto comodi (795 mm l’altezza da terra), anche se la pedana non lascia moltissime opzioni per il posizionamento dei piedi. I colleghi di tutte le stazze però non hanno avuto grossi problemi a viaggiare in comodità,

Nonostante la stazza, l’adozione di una forcella più prestante regala all’X-max 125 più stabilità all’anteriore, in grado di divorarsi piccole e grandi asperità in relativa scioltezza, e anche una maggior precisione, aspetto che risulta importantissimo per incunearsi nel selvaggio traffico parigino. Non ugualmente impressionanti gli ammortizzatori posteriori, settati abbastanza verso il ‘rigido’ e per questo leggermente in imbarazzo sui sampietrini francesi.

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Non del tutto convincente invece la risposta dell’impianto frenante, con la leva del freno anteriore che scorre inizialmente quasi ‘a vuoto’ per poi azionare le pinze in modo piuttosto deciso. Probabilmente si potrebbe migliorare qualcosa in termini di modulabilità.

E nel misto veloce? Purtroppo, per questioni di orari aeroportuali da rispettare, il nostro gruppo ha dovuto ‘saltare’ la parte di test extra-urbana, ma da quello che abbiamo potuto saggiare non abbiamo avvertito debolezze. Lo spunto è sempre buono, l’agilità nei cambi di direzione è inappuntabile e la velocità massima supera i 120 km/h. Magari avremo la possibilità di mettere l’X-max 125 davvero alla prova in questo scenario in futuro…

Yamaha X-Max 125: Com’è

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