Aprilia Scarabeo 125/200, intuitivo ed elegante
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Ieri abbiamo accolto l’invito degli amici di Noale e abbiamo provato il nuovo Scarabeo 125/200.
Tengo subito a precisare che in tutto il resto dell’articolo parlerò di Scarabeo, al singolare, perchè pur avendoli provati entrambi, sia il 125cc che il 200cc, le sensazioni ricevute ed i giudizi sono gli stessi.
Due sole differenze, la motorizzazione più brillante nella versione da 200cc e la targhetta cromata sotto il manubrio.
Come detto Scarabeo è uno scooter completamente nuovo, più moderno, più compatto e snello ma con il classico stile Scarabeo.
Uno scooter studiato per aggredire il segmento degli scooter a ruota alta al quale appartiene, uno scooter cittadino che punta a dare serio fastidio al leader del mercato, la famiglia Honda SH. Il nuovo Scarabeo, nelle due cilindrate 125 e 200, è lo Scarabeo definito di taglia media.
Foto del test del nuovo Aprilia Scarabeo 125/200 2007
Prima di partire per la prova non abbiamo potuto fare a meno di notare l’eleganza e l’accuratezza dei particolari. Ad un prezzo in linea con la concorrenza (3.050 euro il 125 e 3.250 euro il 200) offre plastiche curate e pulita.
Che il cruscotto sembra quello di una moto di grossa cilindrata, ben dotato e ottimamente visibile anche sotto il sole cocente di ieri, ve ne accorgete nel momento il cui girate la chiave.
La strumentazione è di tipo analogico/digitale ed offre un computer di bordo comandabile direttamente dal punsante “mode” sul manubrio.
Il piccolo parabrezza fisso permette di deviare il flusso d’aria oltre il pilota, ma che non abbiamo sfruttato visto il caldo torrido di ieri, ad ogni modo utilissimo per tragitti fuori città.
Pronti via saliamo in sella, la “seduta” è perfetta e anche uno alto come me (1.85) sta comodo, la pedana piatta favorisce i movimenti delle gambe e all’occorrenza riesce a contenere uno zaino medio. Il vano sotto sella riesce a contenere un casco jet mentre il cassettino sullo scudo riesce a contenere documenti, chiari, cellulare, insomma le solite piccole cose da avere a portata di mano.
Uscito dalla bellissima “location” di Via Gerolamo Morone (Milano) , la prima sensazione che percepisco è la maneggevolezza e la fluidità. Come commentavo al rientro con i tecnici Aprilia, è uno di quegli scooter al quale ti abitui dopo 20 metri, ti sembra di averlo sempre guidato.
Il motore bialbero, completamente nuovo e studiato appositamente per lo Scarabeo, è brillante e non abbiamo notato la benché minima vibrazione. Buono lo spunto da fermo del 200cc un pò meno il 125cc ma entrambi molto fluidi.
Accelerando con il 200 è facile non accorgersi di essere ben oltre i limiti urbani e forse anche extraurbani… non andrebbe detto ma siamo riusciti a superare agevolmente i 90 km/h (con il 200cc).
In due parole la guida è divertente e confortevole.
Scarabeo è molto agile nel traffico e sul pavè, il nuovo telaio abbinato ad una perfetta messa a punto delle sospensioni, svolgono il loro lavoro in modo ottimale. La ciclistica nel complesso, aiutata da ruote 16 pollici e spalla alta è come di ottimo livello.
Buona la frenata integrale, con doppio disco, anteriore da 260 mm e posteriore da 220 mm, attuabile da comandi morbidi e modulabili.
Come ogni prova che si rispetta concludiamo con i pregi e difetti del nuovo Scarabeo.
Pregi: elegante, ottime rifiniture e qualità dei materiali, inituitivo, ottima frenata e ciclistica.
Difetti: nulli se non la poca brillantezza del 125.
Tutto che che c’è da sapere sullo Scarabeo lo travate sul siti dedicato www.apriliascarabeo.com