Moto3 Qatar 2018: pole-sberla di Antonelli: un millesimo su Martin!
Il pilota italiano ottiene la prima pole stagionale della Moto3 ai danni dello spagnolo Jorge Martin, per un solo millesimo!
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Il giro magico, più veloce del vento che spazza la pista di Losail, arriva alla fine, una vera e propria sberla del 22enne romagnolo Niccolò Antonelli sulla Honda del Sic 58, il magnifico team di papà Simoncelli per la prima volta nella vetta iridata, se pur virtuale. Per Jorge Martin, poleman d’eccellenza (9 pole nel 2017!), in testa dall’inizio fin sotto alla bandiera a scacchi, il 2’06.364 del mite ragazzo di Cattolica, ha il sapore della beffa chiudendo secondo per un millesimo!
Tant’è. Un giro capolavoro che premia la caparbietà e il lavoro fatto fin qui da Antonelli e da tutto il Team, un messaggio benaugurante per la gara di domani, al color bianco. Chiude la prima fila, Rodrigo (+0.484) davanti a un terzetto di indemoniati chiuso dall’ex tricolore Bezzecchi, sesto tempo (+0,694), a sua volta preceduto da Toba (+0.684) protagonista di un brusco contatto proprio con Bezzezzhi, e dallo splendido rookie Sasaki (+0.679). Un altro italiano chiude la terza fila, il pratese Lorenzo Dalla Porta (+0.956), col mezzo sorriso per aver messo dietro il compagno di squadra di alto pedigree Enea Bastianini, decimo (+0.960), inguaiato in un rugoso tete-a-tete con ostici avversari. Settimo Canet (+0.695) e ottavo Oettl (+0.823), entrambi sempre fra i primissimi e domani attesi nella bagarre di testa.
Quattro italiani nella top ten confermano il peso qualitativo e quantitativo della falange “azzurra” forte di nove piloti. Fatto sta che è il “veterano” Antonelli a svettare, con l’altra “vecchia volpe” Bastianini a porre il sigillo della top ten. Bezzecchi e Dalla Porta, non proprio due novellini, hanno confermato di essere della partita che conta. E gli altri cinque “giovani leoni” italiani? Migno (14°), Di Giannantonio (16°), Bulega (22°), Foggia (25°), Arbolino (26°). Che dire? Ad majora.
O meglio, a domani per una corsa da non perdere dove può succedere di tutto. Va detto che i quattro mesi tondi tondi di astinenza dall’ultimo GP 2017 a Valencia al primo GP 2018 a Losail danno ancor più sapore allo show in pista anche nell’antipasto della qualifiche, a cominciare dalla avvincente Moto3, prima del piatto forte della MotoGP. La classe cadetta conferma quanto di buono, sul piano tecnico e su quello agonistico, ha già offerto nelle ultime stagioni, a dimostrazione di una categoria azzeccata specie nell’ottica dello spettacolo e della promozione di un vivaio di “giovani leoni” capaci di ambire a traguardi sempre più ambiziosi nelle categorie superiori. Manca solo, come noto, la ciliegina sulla torta: cioè la conquista del titolo iridato da parte di un pilota italiano, dopo l’abbuffata (meritata) degli spagnoli, e non solo. Il 2018, con l’armata italiana forte di nove validi esponenti con moto e Team adeguati, sarà la volta buona? Stando a quel che si è visto oggi a Losail torniamo alla medaglia con due facce. Come sempre? Domani la prima risposta.
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