MotoGP Qatar 2018, le pagelle: il Dovi sale in cattedra. Promossi anche Marquez e Rossi. Jorge ko.
Esordio stellare anteprima di una stagione-show che annuncia grandi battaglie e forti emozioni.
LA CORSA: voto 10. Desmodovi sugli altari, fra Marc e Vale. Il forlivese punta diritto al titolo, alla pari del catalano. E Rossi c’è. Vinales pure. Aspettando Jorge. Ducati (gran pilota, gran moto, grande squadra) ritorna a Losail sul primo gradino dal 2009. Rossa da oro. Argento per Honda, bronzo per Yamaha. La battaglia dei giganti è appena all’inizio. Verso l’Argentina.
DOVIZIOSO: voto 10+ Il 2018 riparte da fine 2017 con il match all’arma bianca fra il campione del mondo e il vice iridato. Un lucidissimo Dovi “ghiaccio bollente”, dopo tre secondi posti consecutivi, conquista il gradino più alto bruciando Marc nel rush finale per 27 millesimi: un trionfo che fa sognare. Ducati superissima (voto 10+). Chi ben comincia…
MARQUEZ: voto 10. Su un tracciato ostico per Honda (voto 9-) il campione del mondo in carica onora la sua corona iridata con una corsa maiuscola, battuto da un Dovizioso in giornata di grazia. Grande corsa, grande corsa, gran pilota.
ROSSI: voto 10- Il 9 volte campione del Mondo della Yamaha (voto 9+) conquista un super podio che la dice lunga sulla sua splendida condizione e sulle sue bellicose intenzioni. A ridosso dei 40 anni il Dottore non molla. E fa bene.
CRUTCHLOW: voto 9- Non fa notizia ma Cal “sguardo matto” con la Honda satellite incassa punti preziosi, a ridosso dei tre giganti mettendo dietro nomi altisonanti su moto ufficiali. Quando il colpaccio?
PETRUCCI: voto 8+ Con la Ducati satellite chiude nella top five. Il podio in pole prometteva di più? Il giro secco spesso illude. Bella gara. La morbida davanti un errore? Il ternano presto a podio.
VINALES: voto 8- Il trionfale Losail 2017 è un ricordo e Maverick finisce sesto pur se in gran rimonta. Poco, considerate le ambizioni. Non male, dopo i test caos e le qualifiche-disastro. Riscatto certo.
PEDROSA: voto: 6- Dani resta nella tenaglia finendo settimo a quasi 5 secondi dal suo capitano Marquez. Solita storia. Signor pilota, a giornata. Aspettando quella giusta.
ZARCO: voto 9. Super pole, lepre nei primi giri, sbavatura con un largo fuori programma, poi travolto dall’onda dei big e dalla gomma ant. Ko. Tutto, o quasi, come da programma. Attesi altri exploit. Pilota competitivo. E di più.
IANNONE: voto: 6- Entra nella top ten (9° a quasi 13 sec.) quando il suo compagno di squadra Rins lottava a ridosso del podio. L’abruzzese si illude e illude. Quando i fatti?
LORENZO: voto 5- La caduta del maiorchino al 13° giro quando viaggiava nel bosco dei rincalzi (10°) sancisce la giornata no (l’ennesima) del maiorchino. Colpa dei freni. Buon passo ma scarsa competitività. Davanti è un altro sport. Jorge resta ottimista. Ok. Urge svolta.
RINS: voto 7- Avvio convincente, a ridosso della top five, su una Suzuki in sviluppo. Peccato la caduta al 13° giro. Ma ci sta. Alla prossima.
MORBIDELLI: voto n.c. Un dodicesimo posto che può stare stretto all’iridato Moto2. Un debutto dignitoso nella classe regina. Avanti, c’è tempo e c’è posto.