Moto3, Argentina: prima pole-show di Arbolino. 2° Bezzecchi. Sei italiani nella top ten

Non c’è molta convinzione nelle qualifiche della Moto3 a Termas de Rio Hondo, Giove pluvio continua a giocare...

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 7 apr 2018
Moto3, Argentina: prima pole-show di Arbolino. 2° Bezzecchi. Sei italiani nella top ten

Eppur si deve andar, fra un raggio di sole e le solite due gocce d’acqua che scombinano i piani e accendono la griglia di partenza. Non c’è molta convinzione nelle qualifiche della Moto3 a Termas de Rio Hondo con pista a chiazze che proprio nel momento più bello, a dieci minuti dal fine turno, illude ma invece di asciugare completamente, torna bagnata in più curve. Giove pluvio continua a giocare, spuzzando gocce traditrici, innervosendo i piloti, costretti a girare morbidi, mandando in tilt il box in cerca di assetti che non convincono nessuno, tanto meno il cronometro. Niente da fare, dunque.

Qualifiche poco significative per tutti, ma non inutili perché non si sa mai, domani il meteo può concedere il bis, fra raggi di sole e scrosci d’acqua. La classifica? Di fatto ferma anzitempo. Comunque, ovvio, viene stilata e quella conta per la griglia di domani. Una quasi scorpacciata per la pattuglia “tricolore” con – udite!udite! – il rookie rampante trapezista Tony Arbolino (Honda Marinelli Snipers Team) che allunga subito nei primi minuti e va addirittura in pole (1’53.782) – la sua prima iridata! – davanti al convincente solido Marco Bezzecchi su Ktm (+0.306) e al portabandiera di casa Gabriel Rodrigo su Ktm (+0.548). Giancarlo Cecchini, eterno, s’asciuga gli occhi nel box e abbraccia il suo nuovo poulain-baby.

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Sei italiani nella top ten! Non ci credete? Oltre ai due nostri in prima fila, altri due in seconda fila: Bastianini (+0.579) e Di Giannantonio (+0.581) quinto e sesto dietro al quarto, l’acquatico Norrodin (+0.564) e un altro ancora in terza fila: Antonelli 7° (+0.584) davanti a Canet 8° (+0.598) e a capoclassifica Martin 9° (+0.609) assai guardingo. Chiude la top ten Migno (+0.780), volato via senza conseguenze.

Posizioni che valgono oro per i nostri, se domani la pista dovesse presentarsi in queste condizioni, o peggio. Per chi cerca il pelo nell’uovo, il tempo della pole di Arbolino è abissalmente più lento della pole del 2017 (pista asciutta pur se con pioggerella finale ma asfalto da … cross) messa a segno da McPhee (1’49.094) davanti – e qui vi voglio – all’allora bomber Nicolò Bulega (oggi nelle retrovie sempre alle prese con i suoi danni fisici) che per l’occasione salvò – almeno in qualifica – le Ktm sommerse da un nugolo di Honda, come d’altronde stavolta, a parte il secondo e terzo posto.

Nel 2017 ci furono 19 piloti dentro un secondo mentre oggi nello stesso fazzoletto sono solamente in 12. Colpa delle condizioni meteo, tutto qui. Gli altri italiani? 14° Foggia (+1.206) e 15° Dalla Porta (+1.541) da cui ci si attendeva di più. Quindi 27°, penultimo, un Bulega costretto astringere i denti (+4.194) e a rimare contro… vento. Domani sarà una corsa al … massacro. Chi sbaglia paga. Trenino infuocato?

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