Moto3, Argentina: Bezzecchi trionfa con la KTM, Di Giannantonio sul podio
Chi ha azzeccato tutto è stato Marco Bezzecchi, via con le ali allo start, in inarrestabile fuga fin sotto alla bandiera a scacchi.
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Giove Pluvio non molla la presa e sul cielo argentino di Termas de Rio Hondo apre e chiude i rubinetti per vedere l’effetto che fa. Tocca alla Moto3 stare al gioco degli dei con i piloti su pista bagnata all’allineamento ma già indecisi sul da farsi perché il cielo smette di piangere e l’asfalto tende ad asciugarsi.
Pioverà, non pioverà? Rain o slick? Tutti, o quasi, puntano sul sicuro (si fa per dire, viste poi le tante cadute…), quindi gomme da bagnato. Controcorrente il poleman Arbolino, Ramirez, Bulega che, all’opposto, puntano sull’azzardo, quindi slick e con Atiraphuvpat che opta per la terza via, davanti rai e dietro slick.
Non solo. Alla fine del giro di ricognizione è proprio il capoclassifica Jorge Martin (idem Oettl) a cambiare strategia infilando inaspettatamente la via del suo box per un cambio gomme assai discutibile che lo riporterà in pista con un inseguimento-show, alla fine undicesimo, piazzamento dignitosissimo (ciliegina sulla torta il miglior tempo sul giro: 1’55.968) che però gli fa perdere lo scettro del capoclassifica generale (30 punti), a favore di Canet (40 punti) ottimo secondo.
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Chi ha azzeccato tutto è stato Marco Bezzecchi, via con le ali allo start, in inarrestabile fuga fin sotto alla bandiera a scacchi, una splendida vittoria (la prima iridata! Terzo poso in classifica generale 27 punti) meritata quanto sofferta, che riporta sul gradino più alto la KTM spezzando la monotona supremazia della Honda, anche oggi comunque in gran forza. Sventola il “tricolore” e salgono sul cielo gonfio e grigio le note dell’inno di Mameli.
E addirittura sono due le nostre bandiere perché sul terzo gradino del podio sale un magistrale Fabio Di Giannnatonio (+4.689), ora quarto nel mondiale (28) superato in volata dal solito tostissimo Canet, (+4.963) in un volatone da applausi a scena aperta con alle spalle Bastianini (gran quarto), Norrodin, Lopez, Dalla Porta (si sfila dal terzo al quinto posto in classifica generale 25 punti) Antonelli, Rodrigo, Arbolino 10° (se pur a +24.299) con le sue slick, bella dura rimonta sufficiente per chiudere la top ten, tutta esperienza utile per il futuro.
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Insomma, una festa italiana, o quasi, perché c’è chi non gode, come Andrea Migno 13° e ancor meno i piloti del Team Sky-VR46 entrambi out: Bulega ai box quando navigava nelle retrovie, Foggia a terra. Gara falsata? Assolutamente no. Il motociclismo è bello perché e vario. E alla fine è premiato che azzecca strategie e spinge forte, tagliando il traguardo prima degli avversari. Siamo solo al secondo round. Situazione in forte movimento. Gli italiani, non tutti, sono in gioco. Anzi, sono nel gioco che conta. Bene così.
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