Fil di Ferro nei boschi: scovate nuove trappole in Val di Susa
Con l'inizio della stagione 2018, rispuntano le trappole sui sentieri di montagna contro biker ed enduristi.
Nella giornata di ieri, domenica 15 aprile, i volontari dell’Aib hanno scovato una nuova trappola in fil di ferro all’imbocco della Val di Susa, precisamente all’inizio della zona sterrata che fiancheggia il parcheggio, sul sentiero che porta a Moncuri (tra Avigliana, Reano e Trana).
La trappola in fil di ferro, destinata a biker ed enduristi, è stata trovata sul tracciato per mountain bike, durante la tradizionale pulizia dei sentieri di montagna d’inizio stagione. Fortunatamente nessuno ha percorso il suddetto sentiero in moto o bici, dato che la trappola era posizionata tra due alberi ad altezza d’uomo, come una “ghigliottina”. Quindi, è stata sfiorata una tragedia.
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In passato, altre trappole in fil di ferro sono state trovate in molte zone boschive della regione Piemonte, non solo in Val di Susa, ma anche a Moncalieri e Torino. Nel mese di marzo del 2017, ad esempio, alcuni escursionisti rimasero feriti per i chiodi piantati nel terreno sui sentieri di Borgata Sada. Il precedente mese di febbraio, invece, un endurista di 16 anni rimase ferito per una trappola in fil di ferro da un metro di altezza sull’argine Oglio del Po.
L’anno scorso, alla luce di tutti questi ritrovamenti di trappole in fil di ferro, la FMI (Federazione Motociclistica Italiana) difese la libera circolazione nei Parchi e nelle Aree Protette, ovviamente nei limiti della legge. Inoltre, prese parte all’incontro che si tenne a Parma, nel mese di aprile del 2017, tra il Dipartimento Normative Fuoristrada e il Dipartimento Politiche Istituzionali per stabilire principi di legalità volti a caratterizzare la circolazione delle moto sulle viabilità a fondo naturale e in fuoristrada.