SBK, Brno: Rea conquista Gara 1 e anche la storia, 60° trionfo!

Non capita tutti i giorni di assistere a una gara con due, anzi tre partenze.

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 9 giu 2018
SBK, Brno: Rea conquista Gara 1 e anche la storia, 60° trionfo!

E’ successo oggi in Gara 1, nella SBK iridata di Brno, dopo lo stop con bandiera rossa dovuto a danni alla pista dopo una caduta al terzo giro di Torres e poi al quarto giro di Rinaldi e dopo che le bizze del semaforo hanno annullato il secondo start costringendo i piloti a ripetere tutto l’ambaradan del via per la terza volta.

Un quasi caos, a dimostrazione di una SBK che si arrabatta come può e che però, nella sostanza, non cambia nello show, oggi per altro non entusiasmante, né tanto meno nei valori in campo. Già, perché il vincitore, anzi il trionfatore è sempre lui, una spanna sopra tutti: Jonathan Rea con la sua imprendibile Kawasaki, solitario mattatore, perentoria cristallina sesta vittoria 2018, vittoria numero 60 che lo pone sulla vetta della storia del mondiale derivate di serie detronizzando il record precedente delle 59 vittorie del mitico Carl Fogarty.

Le alchimie dei regolamenti-bluff che depotenziano i motori più performanti (Kawasaki in primis ma anche Ducati) e aggiungono giri ai motori delle moto fin qui più lente (Honda, Bmw, MV Agusta) non mutano i risultati di gara con Rea che fa la differenza, solitaria lepre dall’inizio alla fine e con un regolare veloce Melandri (Ducati) buon secondo (+5.381) ma non di più, capace di tenere a bada un Sykes (Kawasaki) a corrente alternata (+7.336), sul terzo gradino del podio.

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Male l’altra Ducati di un Davies spento su una moto dall’assetto lunatico, solo 8° (+17.743) che perde altro terreno in classifica generale, bruciato sul traguardo da un brillantissimo Savadori 7° (Aprilia), a sua volta alle spalle del ritrovato compagno di squadra Laverty (+14.210), finalmente fisicamente a posto. A ridosso del podio i due indemoniati vessilliferi della Yamaha (Lowes 5° a 13.145 sec. e Van Der Mark 4° a 11.893 sec.) che non bissa il trionfo del GP d’Inghilterra frenata anche dai suoi due piloti impegnati a darsi reciprocamente botte e contro. Tant’è. Questo porta la lotta in famiglia.

Torna in difficoltà Honda con Camier 9° e un pesante gap oltre 18 secondi. E torna nei ranghi l’attesissimo turco Razgatlioglu, primo comunque degli “indipendenti” sulla Kawasaki di Puccetti (+21.783), davanti a un gruppetto di lottatori arrivati l’uno su l’altro. Hernandez, Mercado, Ramos, Fores.

Solo 15° Rinaldi (+33.079) dopo la botta iniziale. Non c’è bisogno di ripeterlo, il mondiale è sempre più in mano a Rea (270 punti) seguito da un Davies sulla difensiva (189) nel mirino di Sykes (179) e di Van Der Mark (176). Un po’ di ossigeno per Melandri, 5° con 156 punti. Che dire? Domani Gara 2.

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