Moto3, Assen: ariecco super Martin, gara e leadership mondiale. Bastianini sul podio
Doppietta tutta spagnola con Martin in trionfo e Canet gran secondo, il tricolore è salvo grazie a Bastianini.
Italiani brava gente, ma ad Assen sono gli altri a vincere nella classe cadetta, con una doppietta tutta spagnola con Martin in trionfo e Canet gran secondo. Il tricolore è salvo grazie a Bastianini che incassa il bronzo, sul terzo gradino del podio.
Tutto qui? No. Più che corsa, la Moto3 di Assen è un assalto alla baionetta dove può succedere di tutto e succede di tutto, o quasi. Perché poi da queste infuocate bagarre – stavolta in due-tre spezzoni – c’è chi ci guadagna e chi ci rimette. Anche se alla fine i migliori stanno davanti, pur sempre con le dovute eccezioni, come stavolta, con Bezzecchi che incappa in una caduta proprio all’ultimo giro, dicendo addio alla lotta per la vittoria e, fatto ancor più grave, lasciando al geniale e astuto Martin non solo il primo gradino del podio ma anche il ritorno in vetta al mondiale se pur per soli due punticini.
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Davanti se la filano Martin, Canet, McPhee, Bastianini e Bezzecchi. Ma la fuga non porta bene al Bez, incappato nella giornata NO, un casino pieno da catastrofe, contrapposta al trionfo di Martin re delle pole, tornato – pur con i postumi della caduta in prova – di forza a dimostrare che qui, quest’anno, è lui il migliore e non c’è storia. Già. Stavolta la fuga è fatta da una “cinquina” di indiavolati con dentro anche Bastianini e Bezzecchi.
Martin dosa le forze, ad elastico, un giro tranquillo (si fa per dire) e un giro extra, ad ogni strappo uno scossone, fin quando vanno ko per cadute il sempre battagliero McPhee, out al terz’ultimo giro, e, come detto, proprio sul finale, Bezzecchi. Peccato! Un super Martin, quindi, “gran regista” che fa tornare il sorriso al suo capo Fausto Gresini, imbronciato però per Fabio Di Giannnantonio (11 secondi di gap), solo nono, che retrocede da secondo a terzo in classifica. Gran corsa, quella di Canet (suo il nuovo record della pista: 1’42.007) e di Bastianini, secondo e terzo in volata a un niente dal vincitore, piloti di gran manico e di sostanza in lotta per il titolo, però ipotecato da Martin.
Dopo i tre del podio, c’è un buco di 10 secondi, con sette piloti uno sull’altro: 4° Masia, 5° Kornfeil, 6° Dalla Porta ad elastico, 7° Binder, 8° Rodrigo, quindi Diggia davanti a Bulega in top ten con in saccoccia – finalmente!
I primi punti di questo mondiale partito male – dopo il terzo tempo in qualifica, “fregato” da una sbavatura iniziale, costretto così a una forsennata rimonta e a rinviare alla prossima gara l’assalto al podio. Tant’è, sono le corse. Per la cronaca: Foggia (12°), Lopez, Antonelli, Oettl, Ramirez ricevono penalità per taglio di chicane. Zitti e pedalare. 16° Arbolino, 17° Antonelli (penalizzazione), 26° Migno, 27° il rookie Nepa.