SBK, Misano 2018: intervista a Lorenzo Savadori

Abbiamo incontrato Lorenzo Savadori a Misano nel suo box subito dopo Gara 1, un incontro fugace e questo è quello che ci ha raccontato…

Di Umberto Schiavella
Pubblicato il 8 lug 2018
SBK, Misano 2018: intervista a Lorenzo Savadori

Lorenzo Savadori, classe 1993, secondo nella Red Bull Rookies Cup del 2007, Campione Italiano e Campione Europeo Velocità 125 GP nel 2008, una wild card nel Motomondiale al Mugello ed una a Misano Adriatico. Approda in due stagioni in 125 con l’Aprilia che si concludono con nulla di fatto.

Nel 2011 cambia categoria approdando nella Superstock 1000 con la Kawasaki del team Lorenzini, l’anno successivo con la Ducati Panigale del team Barni Racing, nel biennio 2013-2014 passa al team Pedercini guidando di nuovo una Kawa. Impegno e passione che lo portano nel 2015 sul gradino più alto del podio con il team Nuova M2 Racing che gli mise a disposizione una Aprilia RSV4 RF con la quale conquistò quattro vittorie, due secondi posti ed un terzo posto in otto gare. Risultati che gli permisero di battere il connazionale Roberto Tamburini aggiudicandosi il titolo mondiale sul circuito di Magny-Cours insieme al primo titolo di categoria per la casa di Noale.

Nel 2016 arriva in SBK, sempre in sella ad una RSV4 del team IodaRacing. Nel 2017 inizia una nuova avventura con il team Milwaukee e a fine stagione si classifica solo all’undicesimo posto. Ieri abbiamo incontrato Lorenzo a Misano nel suo box subito dopo Gara 1, un incontro fugace e questo è quello che ci ha raccontato…

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Come è andata oggi? Ottavo posto in Gara 1, hai guadagnato qualche posizione rispetto al round di Laguna Seca…

A Laguna Seca siamo stati veramente sfortunati, oggi in Gara 1 ci aspettavamo di più, purtroppo non sono riuscito a spingere dall’inizio e ho preso un gran distacco già da subito. A metà gara il mio passo non era male, ma il distacco era troppo… Poi ho avuto un calo della gomma anteriore e ho perso un po’ di posizioni verso la fine della corsa. Ora la cosa importante è migliorare la fase iniziale di gara per cercare di stare con il gruppetto di testa, se riusciamo a farlo possiamo fare la differenza.

Cosa c’è da migliorare?

Sono tante piccole cose, al momento dobbiamo lavorare di più per migliorare le prestazioni nella fase iniziale della gara. Dobbiamo essere più veloci e competitivi…

Hai scelto di usare il nuovo pneumatico maggiorato sia all’anteriore che al posteriore, come è andata?

Sono sempre stato un fan del posteriore maggiorato (200/65), quando ho avuto la possibilità di usarlo l’ho fatto perché quell’appoggio in più che garantisce il nuovo pneumatico mi piace molto. Mi piace altrettanto anche l’anteriore, ma dobbiamo lavorarci per migliorare assetto e geometria.

Ultima gara prima della pausa estiva, cosa farai?

Di fatto anche durante la pausa non si stacca mai… Test, eventi, in realtà non ci si ferma mai completamente. L’unico problema è che passa troppo tempo tra una gara e l’altra… Per ora pensiamo alla gara di domani (Gara 2 ndr).

Come affronterai Gara 2?
Parto in seconda fila, sesto. A me piacerebbe migliorare la parte iniziale di gara per fare un ulteriore step in avanti. Vediamo, sono positivo, i ragazzi stanno lavorando bene. Siamo in crescita, stiamo migliorando, siamo davanti, ma possiamo ancora fare meglio.

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