Il bello e il brutto del GP di Germania 2018: le valutazioni di Mario Lega
Le valutazioni sulla MotoGP di Mario Lega, lughese, classe ’49, Campione del Mondo della 250 nel 1977.
Dopo la bella gara di Luca Marini una considerazione viene spontanea: chi ha il gene della velocità è mamma Stefania, dote che ha passato ad entrambi i figli. Si credeva che Graziano Rossi avesse avuto un ruolo importante sulle qualità di Valentino, invece, visto anche il suo palmares di Graziano eventualmente ha ereditato solo l’eccentricità! Alla madre dunque la “Palma” di genitrice veloce.
Il bello
Marquez ormai una sua vittoria di non fa più notizia. Sceglie una configurazione di gomme diversa da tutti, ma il risultato non cambia. Sorriso irridente sulle labbra e finale di gara sopra agli avversari. Predestinato.
Rossi batte tutti, meno uno! Un vero peccato che ci sia Marquez in pista perché il veterano continua a mettere in fila tutti i sui avversari e compagni di marca, vive una seconda giovinezza, si diverte. Non fa un errore e fa diventare un secondo posto, non il primo dei battuti, ma il primo degli aspiranti alla vittoria…che non tarderà ad arrivare. Secondo anche in classifica a meno 46 punti: un segno del destino? Aspettiamo.
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Viňales come prima cosa bisognerebbe regalargli una sveglia, infatti dorme durante le partenze e ritrova velocità e grinta solo nel finale di gare, peccato! Si è detto che la Ducati è la miglior moto del campionato, ma vince una Honda e seconde e terze arrivavo le Yamaha, quindi la Yamaha c’è! Bell’addormentato.
Petrucci continua il suo apprendistato alle posizioni di vertice, in vista del prossimo anno, quando avrà maggiore assistenza. Perde la pole position per pochissimo (quando ormai ci stava facendo la bocca) e perde il podio che meritava negli ultimi giri Perde per imparare a vincere, accusa anche lui Lorenzo di non sorpassare intelligentemente: ci sarà un vademecum da qualche parte? Apprendista.
Bautista bellissima interpretazione della gara tedesca da parte dell’esperto pilota spagnolo, guida con grinta per tutta la gara e alla fine mette dietro le Ducati ufficiali: ottima impresa. Redivivo.
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Il brutto
Lorenzo. Spettacolare partenza di “martillo” che guida il gruppo come ultimamente gli accade per almeno metà gara, ma commette un sacco di errori alla curva uno, forse per colpa della sua scelta di montare uno pneumatico troppo morbido che non gli permetteva di fermare la moto come avrebbe preteso. Come spesso gli accade quando va in crisi con le gomme, cede di schianto e perde diverse posizioni smettendo apparentemente di lottare. Prove più oculate non guasterebbero, perché vanifica il lavoro di tutta la squadra che merita altro. Stratega… mancato e, ovviamente, poco intelligente….
Dovizioso bruttissimo week end per il forlivese, che da capitano prende paga da quasi tutte le Ducati in pista, dal compagno di squadra ci può pure stare, da Petrucci mmhhh, ma da Bautista è inaccettabile. Se pensiamo che doveva essere il maggior competitor di Marquez e che i suoi compagni di marca dovevano agevolarlo, beh, in poche gare sono molto cambiate le gerarchie. Disorientato.
Pedrosa dopo l’annuncio del ritiro, che io auspicavo per via dei tantissimi infortuni sofferti in una carriera che rimane notevole, sembra aver tirato i remi in barca e aver deciso che comunque fino alla fine del campionato, non vorrà più farsi male: come dargli torto. Giustificabile.
Zarco come detto altre volte, penso sia vittima, del mercato troppo prematuro e se si trova la benzina per terminare la gara sia già tanto. Penalizzato.
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