Akrapovic: un robot-tester collauda gli scarichi

Il nuovo "impiegato" di casa Akrapovic, il robot-tester, prenderà attivamente parte al progetto Hi-Tech Durability Dyno con la quale l'azienda slovena intende consolidare la posizione di leader nel settore.

Di Francesco Pepe
Pubblicato il 15 ago 2018
Akrapovic: un robot-tester collauda gli scarichi

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Le sembianze ricordano vagamente l’uomo (ha braccia e gambe ma non una testa). Le funzioni sono quelle di un normale tester (accelera, frena, cambia marcia). La resistenza, invece, no (provate voi a far stancare un robot)!

Stiamo parlando del nuovo “impiegato” di casa Akrapovic, il robot-tester che prenderà attivamente parte al progetto Hi-Tech Durability Dyno con la quale l’azienda slovena intende consolidare la posizione di leader nel settore. Il robot ha una struttura semplice, adatta e adattabile alla seduta di ogni tipologia di moto ed in grado di compiere tutti quei movimenti utili a svolgere un test. Il compito dell’androide è, però, quello di eseguire i test di lunga durata che, per un normale tester umano, potrebbero rivelarsi un vero incubo. Durante questi test, infatti, il robot subisce tutte le possibili variazioni di pressione, di temperatura e di velocità del vento (l’impianto di Akrapovic è in grado di simulare venti fino a 200 km/h).

Durante i test invernali, l’impianto utilizzerà il calore in eccesso prodotto dal motore per soffiare aria calda all’interno della stanza di lavoro cosicché, il generatore elettrico da 200 Kw possa recuperare l’energia elettrica generata dal carico applicato restituendola tramite il sistema di ventilazione. Akrapovic ci fa sapere anche che non boicotterà i test su strada e pista perché le sensazioni di un tester umano alla guida, almeno per il momento (e noi ci auguriamo per sempre), sono uniche e imparagonabili.

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