MotoGP, qualifiche bagnate: doppietta Rossa con Lorenzo e Dovizioso davanti a tutti. Debacle Yamaha

Qualifiche sofferte e rinviate per problemi organizzativi (mancava l’eliambulanza impegnata per l’incidente di Rabat) e per l’altalena del meteo...

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 25 ago 2018
MotoGP, qualifiche bagnate: doppietta Rossa con Lorenzo e Dovizioso davanti a tutti. Debacle Yamaha

Qualifiche bagnate, qualifiche fortunate? Dipende. Godono, di certo, in Ducati. All’opposto, musi lunghi, lunghissimi in Yamaha. Sereni, scrutando il cielo, nel box Honda. Oggi è così: sinfonia Rossa per la doppietta, con sberla finale di Jorge Lorenzo, indomabile, in pole sul bagnato (2’10.155) – la seconda 2018 – davanti al superbo compagno di squadra Andrea Dovizioso (2’10.314) per un decimo e mezzo (+0.159), con Zarco ottimo terzo (+0.284).

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Qualifiche sofferte e rinviate per problemi organizzativi (mancava l’eliambulanza impegnata per l’incidente di Rabat fratturato a femore, tibia e perone) e per l’altalena del meteo che ha giocato fra pista asciutta e bagnata imponendo poi le gomme rain. D’altronde i tempi, assai alti, parlano da soli: il superbo 2’10.155 del maiorchino super equilibrista è niente rispetto al miglior tempo segnato fin qui (2.01.385 di Dovizioso nelle FP2 asciutte) e al record della pista di Marquez 2017: 1’59.941.

Evidentemente, oggi di più non si poteva. Tempi da prendere comunque con le pinze vuoi per le mutevoli condizioni della pista (asciutta, asciutta-bagnata, bagnata con alcuni punti allagati) vuoi perché quest’anno c’è il nuovo asfalto bocciato però da tutti i piloti per la sua scivolosità e soprattutto per gli avvallamenti e le “buche” per nulla scomparse. “Si corre sulla pista che c’è” ripeteva Mike Hailwood, poco attento all’asfalto e a quel che Giove Pluvio decideva dal cielo.

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Fatto sta che le qualifiche hanno promosso alcuni (oltre allo splendido binomio della Rossa e agli anfibi-mastini Zarco e Crutclow (4° +0.460), con Marquez sulla difensiva (5° +0.928) davanti a Petrucci (+1.162) e a Iannone (+1.340), Smith, Miller, Rins e bocciato altri: Vinales 11° con il modesto 2’12.514 (+2.359) e Rossi 12° con l’ancor più modesto 2’13.504 (+3.349).

Yamaha è andata in tilt nel gioco del cambio gomme: a Vinales prima una soffice dietro poi subito sostituita con la media; a Rossi una uscita tardiva dal box impossibilitato a fare il giro lanciato per la bandiera esposta. Al di là dei disguiti organizzativi, le due moto di Iwata non pare che qui sul bagnato siano in grado di competere. Che dire, ancora? Che le Ducati vanno e vanno forte in tutte le condizioni, con i suoi due piloti in palla e Jorge deciso a puntare a un magistrale “poker”, al Dovi piacendo.

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Che Marquez ha un occhio puntato sulla gara e un altro sulla classifica generale. Che Zarco e Crutclow ma anche Petrucci e Iannone hanno l’occasione del podio se non del colpaccio. Che i due piloti della Yamaha Casa hanno da remare forte se non vogliono… annegare. Il meteo condizionerà la corsa. Che potrà riservare sorprese. Gradite o sgradite? Start h. 14. Se poi arriva la pioggia battente? Addio corsa? Che da lassù ce la mandino buona.

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