Curtiss Hera: bellezza e potenza a zero emissioni
Hera, la dea greca ritratta come una figura maestosa, bella e potente; è proprio quello che esprime l'ultima creatura a zero emissioni di Curtiss Motorcycles
Glen Curtiss, “l’uomo più veloce del mondo”, nel 1907 raggiungeva i 219,4 km/h a bordo di una bici equipaggiata con un propulsore otto cilindri di derivazione aeronautica. Oggi la svolta: Curtiss Motorcycles entra nel mondo delle due ruote elettriche.
Hera, storica dea greca del matrimonio e moglie di Zeus (altro prototipo elettrico realizzato dall’azienda e presentato a maggio), si ispira proprio a quell'”ammasso di tubi”, imitandone anche la forma del poderoso V8 che lo equipaggiava. Come la dea greca, anche Curtiss Hera vuole esprimere bellezza e potenza e lo fa rispettando in pieno la filosofia americana. Ovvero, in maniera esagerata!
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Le forme si distaccano totalmente da quelle di una moto tipicamente europea: posizione di guida protesa in avanti e un interasse sproporzionato. Forme che esprimono potenza e velocità promettendo, però, anche autonomia di viaggio. Hera, così come Zeus, sarà spinta dai motori Zero ma, quelli che equipaggeranno Hera, saranno ben due; accostati nel sottosella, lavoreranno insieme per garantire potenza pari a circa 170 cv e una coppia di 398 Nm.
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Matt Chambers, CEO dell’azienda americana, non ha rilasciato informazioni dettagliate su peso, prezzo e prestazioni ma ha dichiarato apertamente che, con l’intenzione di realizzare la moto più lussuosa al mondo, vogliono occupare una fetta di mercato particolare, praticamente inesistente, almeno per il momento. Sulla base delle informazioni che abbiamo sull’unico modello commercializzato da Curtiss Motorcycles, Wharwak, possiamo solo immaginare che i prezzi di Hera e Zeus non saranno accessibili a tutti.
Un ritorno all’età dell’oro del motociclismo Made in USA che, questa volta, abbandona le cromature e i propulsori smoderatamente rumorosi per dare spazio alla tecnologia e alla sostenibilità ambientale.