Moto3 Aragon, la “nona” di Martin. Bastianini in prima fila. Bezzecchi in seconda con Arbolino e Foggia

Jorge Martin proprio al limite del tempo scaduto agguanta con un giro magico la pole, la nona fin qui nel 2018!

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 22 set 2018
Moto3 Aragon, la “nona” di Martin. Bastianini in prima fila. Bezzecchi in seconda con Arbolino e Foggia

Contano o no le qualifiche in Moto3? Dire che determinano la griglia di partenza per la gara è una banalità. Che lasciano il segno è tutto da dimostrare perché, come si dice, la corsa è domani. Fatto sta che tutto l’affannarsi – prendendosi anche rischi non da poco – per limare quel decimino che ti fa guadagnare una casella dimostra che partire più avanti possibile è un vantaggio (non fosse altro sul piano psicologico) e che fare la pole, oltre che motivo d’orgoglio, dimostra sul campo il livello di competitività dei partecipanti.

La controprova viene da Jorge Martin che proprio al limite del tempo scaduto agguanta con un giro magico la pole (la nona fin qui nel 2018!) con un tempo stratosferico da record (1’57.066) capace non solo di abbattere il muro dell’1 e 58 (nel 2017 miglior tempo sempre dello stesso Martin in 1’58.067) ma di scavare un fossato profondo con gli immediati inseguitori.

In prima fila, accanto all’asso spagnolo del Team Gresini, entrano di forza proprio al limite della bandiera a scacchi Masia e Bastianini, pur se entrambi con il gap di oltre il mezzo secondo. Ancor peggio l’avversario numero uno di Martin in classifica generale, Marco Bezzecchi, solo sesto tempo (+0.789), ultimo della seconda fila dietro al ritrovato Foggia (+0.725) 5° e al sempre convincente Arbolino (+0.708) 4° e davanti ad Antonelli (+0.813) 7°, Rodrigo (+0.871) 8°, Canet (+0.887) 9° e a Di Giannantonio che chiude la top ten ma staccato di un secondo (+1.083) dal peso di un macigno.

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Pensare che da 12 minuti alla fine del turno fino all’ultimo minuto le posizioni rimanevano invariate con 1° Rodrigo (1.57.937), 2° Bezzecchi, 3° Antonelli, 4° Foggia, 5° Bastianini, 6° Martin, 7° Arenas, 8° Bulega, 9° Canet, 10° Suzuki.

Poi il rush finale con gli scombussolamenti e la saetta di Martin (di fatto 9 decimi più veloce del miglior tempo fatto dal Bez in FP3!) che mette forte preoccupazione ai suoi avversari, specie a Bezzecchi. Brutta notizia finale: Antonelli retrocesso di ben 12 posizioni per “guida irresponsabile” (cioè troppo lento…) nelle FP3. Ciò fa guadagnare una posizione agli altri: con Bulega che passa da 14° a 13° (+1.383), Dalla Porta da 16° a 15° (+1.536), Migno 21° (+1.736), Nepa 27° (+2.535).

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Distacchi davvero consistenti, specie per il vincitore dell’ultima gara iridata di Misano Dalla Porta, che non sarà facile colmare in gara domani. Nel 2017, dopo una corsa-trenino, vinse Mir in un volatone monstre su Di Giannantonio, Bastianini, Martin, Canet, MCPhee, Ramirez, Foggia, poi Fenati e Migno a un secondo poco più.

Sarà così anche domani? Se Martin scappa via, chi lo ferma? Per Bezzecchi serve una limata agli artigli e forse di più. Altrimenti, con un nuovo successo di Martin, il titolo per l’italiano diventa una chimera. Honda di nuovo più competitive?

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