Le Special di Motoblog: Triumph & Mr.Martini, shekerate non mescolate
La doppia novità arriva questa settimana da Nicola Martini, in arte Mr. Martini. Uno dei migliori preparatori al mondo, italiano, veronese e anima del Motor Bike Expo, la kermesse dedicata al mondo kustom.
[blogo-video id=”922203″ title=”Triumph Jerolamo Jermain by Mr. Martini” content=”” provider=”youtube” image_url=”https://media.motoblog.it/0/013/maxresdefault-jpg.png” thumb_maxres=”1″ url=”https://www.youtube.com/watch?v=MIs40nK_WOo” embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fOTIyMjAzJyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PGlmcmFtZSB3aWR0aD0iNTAwIiBoZWlnaHQ9IjI4MSIgc3JjPSJodHRwczovL3d3dy55b3V0dWJlLmNvbS9lbWJlZC9NSXM0MG5LX1dPbz9mZWF0dXJlPW9lbWJlZCIgZnJhbWVib3JkZXI9IjAiIGFsbG93PSJhdXRvcGxheTsgZW5jcnlwdGVkLW1lZGlhIiBhbGxvd2Z1bGxzY3JlZW4+PC9pZnJhbWU+PHN0eWxlPiNtcC12aWRlb19jb250ZW50X185MjIyMDN7cG9zaXRpb246IHJlbGF0aXZlO3BhZGRpbmctYm90dG9tOiA1Ni4yNSU7aGVpZ2h0OiAwICFpbXBvcnRhbnQ7b3ZlcmZsb3c6IGhpZGRlbjt3aWR0aDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O30gI21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzkyMjIwMyAuYnJpZCwgI21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzkyMjIwMyBpZnJhbWUge3Bvc2l0aW9uOiBhYnNvbHV0ZSAhaW1wb3J0YW50O3RvcDogMCAhaW1wb3J0YW50OyBsZWZ0OiAwICFpbXBvcnRhbnQ7d2lkdGg6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDtoZWlnaHQ6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDt9PC9zdHlsZT48L2Rpdj4=”]
Da Via Tombetta nr.39 a Verona ha portato in dote all’ultimo Misano Classic Weekend due special da sogno. Special create da altrettanto fantastiche basi: partendo dalla bicilindrica inglese per eccellenza, la Bonneville, e la tricilindrica Street Triple che ha riportato in auge il filone sport naked per la casa di Hinkley, ha dato vita alla Best Bonnie e alla Jerolamo Jermain.
La prima, la Best Bonnie riprende il concetto cafè racer portandolo indietro agli anni 60, non mlto distante dall’Ace Cafè di Londra. Mezza carena color crema, una presa d’aria triangolare a ripresa del logo Triumph e un bel faro dal sapore endurance. Nessuna modifica al telaio, mentre la forcella vanta nuove molle Kayaba e le sospensioni posteriori ricevolo un upgrade made in Italy da Bitubo. La meccanica è vista ed il bicilindrico parallelo frontemarcia riceve un’iniezione di cc e arriva a quota 865cc; ora respira meglio grazie ad un nuovo filtro aria sportivo e gli scarichi Supertrapp Megaphone Series, e 68 cv a completarne la dotazione. A completare la dotazione “di serie” troviamo nuovi cerchi in leghi a 7 pale.
Ma come sappiamo il diavolo è nei dettagli, ed è proprio in questi particolari che si nota la maestria di un preparatore d’eccellenza come Mr.Martini: copri pignone in plexiglas trasparente, una sella che definire rifinita a regola d’arte è riduttivo e specchi bar end.
Dalla bicilindrica alla tre cilindri 675, medesimo motore che accomuna la naked Street Triple e la Daytona 675. Un motore importante ma non estremo quanto il 1050 della Speed garantisce prestazioni eccellenti con il giusto piglio senza mettere in crisi nessun pilota. Immaginate ora un succinto tubino nero anni 60, che lascia nudo alla vista il telaio che abbraccia il motore, et voilà. Il gioco è fatto. Lei è Jerolamo Jermain. Nipote della Jerolamo del lontano 2013, summa delle prime esperienze del preparatore veronese.
Si discosta però dalla base di partenza, al posto del vetusto Legend TT 900 troviamo infatti il moderno 675cc da 120cv. Scarico 3 in 1 cromato e dotato di catalizzatore creato ad hoc da Officine Zard. Telaio e forcellone riverniciato incorniciano alla perfezione quel tre cilindri che ha fatto scuola, tanto che la versione maggiorata equipaggerà la futura classe Moto2. Come per la Bonnie anche in questo caso la sella ha quel che di maniacale, con impunture a vista su pelle testa di moro. Nuovi cerchi a raggi impreziosiscono la vista da cafè racer imbastita ad arte con il cupolino e faro circolare integrato. Insomma una rivisitazione in chiave moderna del conetto Best Bonnie, dove al lascia o raddoppia Mr. Martini raddoppia con la cavalleria, fino a raggiungere la quota di oltre 125 cv.
Il lavoro eseguito da Mr.Martini non è un semplice mescolare generi. Ma sheckera abilmente la cultura cafè con classici contemporanei, dando nuova linfa a modelli storici e una chiave di lettura differente alla sportiva di Hinckley. Una Mr Martini, sheckerata e non mescolata grazie.
Di Luca Protti