Moto3 450: “ideona” o bluff?
Nell’ultimo round “tricolore” di Vallelunga ha fatto notizia il debutto della sperimentale BeOn, inedito prototipo Moto3.
Il bello e il brutto delle corse sono le sorprese. Ad esempio si è “scoperto” – in gran ritardo – che l’obiettivo iniziale della Moto3, quello di una nuova categoria di lancio per i “giovani leoni” dai costi contenuti, è saltato.
Oggi una Moto3 con propulsore di 250 cc. bialbero 4 tempi assai prossimo ai 60 CV di potenza ha costi di progettazione, di sviluppo, di realizzazione, di gestione, molto superiori alle 125 Grand Prix monocilindriche 2 tempi. Costi pesantissimi anche per i Team del Motomondiale, comunque “sostenibili” grazie alle entrate provenienti dal promoter Dorna (a sua volta sostenuta dai proventi dei diritti televisivi ecc.) e dalle aziende Sponsor. Costi che, moltiplicatisi in poco tempo, non sono più sostenibili per i Team impegnati nel CEV e soprattutto nel CIV “tricolore” pur correndo con moto di “seconda mano” (anche di terza…) provenienti dai campionati di livello superiore.
Di fatto, senza i “piloti con la valigia”, le griglie di partenza del CEV e soprattutto del CIV sarebbero falcidiate. Più volte abbiamo affrontato la questione dalla radice, indicando – sempre inascoltati – anche vie d’uscita. Nell’ultimo round “tricolore” di Vallelunga ha fatto notizia il debutto della sperimentale BeOn (in sella per il test, il campione PreMoto3 250 4T 2017 Pasquale Alfano), inedito prototipo Moto3 con propulsore stock BeOn 4 tempi monocilindrico, non di 250 cc. bensì di 450 cc.
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La nota engineering spagnola, ben supportata da una politica istituzionale favorevole, crede in questo progetto in ottica 2020, certa che con una moto di questo tipo e di questa cilindrata i costi possono essere abbattuti. Ora, al di là di altre possibili considerazioni, l’idea – papale papale – è una “scorciatoia” e non sta in piedi. Passare da un motore 250 cc con circa 56 cv ed una coppia di oltre 30 Nm, ad un motore da 450 cc, significa che pur mantenendo la stessa potenza massima la coppia aumenterebbe in modo significativo, rendendo la guida, a pari ciclistica, assai difficoltosa ed anche pericolosa, specie in mano a piloti ancora in formazione e poco esperti.
In tal caso si dovranno anche progettare e costruire nuovi telai per installare un motore più ingombrante e più pesante, con i costi aggiuntivi che ne conseguono. E’ il gatto che si morde la coda. Così, non si esce dal vicolo cieco. Una alternativa per far diminuire i costi? Ad esempio si può ancora ridurre il numero dei giri motore (ciò consente, fra l’altro, di usare un solo propulsore durante la stagione), oppure ridurre il diametro del corpo farfallato e magari anche i costi di… iscrizione al campionato, l’affitto del box, il prezzo della benzina e via cantando.
Impossibile? Tutt’altro. E’ solo questione di volontà … politica e di scelte coerenti agli obiettivi. Spagna docet. “La Moto3 ha costi sempre più elevati – ribadisce il responsabile del CIV Simone Folgori – per abbattere i quali stiamo cercando strade alternative, la prima delle quali è la sperimentazione di questo motore BeOn a Vallelunga”. Sicuri che sia questa la strada giusta? Il tentativo della BeOn può essere anche apprezzabile per i fini, ma – quanto meno riguardo alla riduzione dei costi – è condannato al fallimento, rischiando l’ennesimo buco nell’acqua.
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