Patenti A1, A2 e A: nuove regole, più sicurezza
Nuove prove e nuove regole per le patenti A1, A2 e A apprezzate da UNASCA ma che obbligano la Direzione Generale della Motorizzazione Civile a trovare nuovi e ampi spazi.
Il decreto è appena stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e UNASCA (Unione Nazionale delle Autoscuole e degli Studi di Consulenza Automobilistica) sembra aver apprezzato i nuovi criteri fissati. La direttiva riscrive le regole da seguire per effettuare le prove di esame per le patenti A1, A2 e A. La velocità minima da sostenere passa da 30 km/h a 50 e i candidati avranno dei tempi da rispettare durante le due prove: una a bassa ed una ad alta velocità.
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Emilio Patella, Segretario Nazionale Autoscuole UNASCA spiega così la scelta:
“Con il decreto l’Italia si uniforma a una direttiva comunitaria risalente a gennaio del 2013, che fissava i criteri per effettuare la prima parte dell’esame pratico per conseguire la patente moto, dando cinque anni di tempo ad ogni paese per adeguarsi. Con l’opzione del controllo della velocità attraverso dei rilevatori a pannello, inizialmente ipotizzata, si rischiava di distrarre il candidato. Valutando invece i tempi, si può fare una media del tempo impiegato durante tutto il percorso, così che il candidato riesca a rimanere più concentrato. Il risultato è comunque un innalzamento della velocità, perché più si riduce il tempo e più aumenta la velocità. La nuova prova implica sicuramente una maggiore preparazione da parte dei candidati, ma è un ulteriore passo verso una maggiore sicurezza stradale. Ora ci aspettiamo che si risolva il problema delle esercitazioni su strade frequentate e che venga introdotto un minimo di formazione obbligatoria. Ricordiamoci che questo cambiamento è stato introdotto proprio per valutare il comportamento reale del motociclista su strada”.
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Il primo esercizio, quello che si svolge a bassa velocità, metterà alla prova la capacità di equilibrio del candidato: prima uno slalom e poi il passaggio in un corridoio stretto, il tutto impiegando almeno 15 secondi di tempo. È possibile impiegare anche più tempo ma i 15 secondi sono più che sufficienti per passare la prova. Il secondo esercizio sarà da svolgere ad una velocità di almeno 50 km/h: altro slalom, il classico ostacolo da evitare e poi una frenata entro uno spazio prestabilito. Questa volta il tempo di 25 secondi non dovrà essere superato.
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Nuove prove e nuove regole che obbligano la Direzione Generale della Motorizzazione Civile a trovare nuovi e ampi spazi. UNASCA e ANCI sono già al lavoro per reperirne di nuovi, mentre si cerca di ottenere un periodo di proroga affinché si possano riadattare i vecchi percorsi.