MotoGP pagelle: Rossi, l’impresa incompiuta. Marquez, nona sinfonia. Dovi delusione
GP della Malesia. Le pagelle di Massimo Falcioni.
La gara: voto 9+. Doveroso il plauso per i nuovi iridati della Moto3, il madrileno Jorge Martin, e della Moto2, il piemontese piemontese Francesco “Pecco” Bagnaia nonché per la prima vittoria iridata (nella classe di mezzo) del pesarese nato in Urbino Luca Marini, fratello d’arte: piloti tutti e tre poco più che ventenni. Il motociclismo è un campo fiorito (anche con gramigna, spine e qualche frutto velenoso) ma a spendere e “tirare” è sempre la MotoGP. A Sepang, show Rossi-Marquez, con l’italiano protagonista per 16 giri che va a terra mentre tenta l’impossibile per restare al comando e con lo spagnolo “predatore” che suona la trionfale sinfonia stagionale numero 9. In ombra il Dovi con la luna storta. Desmosedici spente. Valencia, la festa continua?
Marquez: voto 10. + Sul circuito “ indigesto” e con la penalizzazione “fiscale” ancora più “indigesta” Marc il cecchino vince con il cuore e con la tigna l’ennesimo duello con un ringalluzzito Rossi, ultima sua “vittima” “da pressione” dopo Lorenzo, Dovizioso&C. Nuova tacca sul revolver. Quando il furetto della scodinzolante Honda (voto 9-) soffia forte sul collo, sono guai per chi, pro tempore, lo precede. Se ne frega del grip, delle gomme, delle bizze della giuria, di tutto e di tutti: vince e basta. Anche quando, come a Sepang, potrebbe fare una…eccezione. Come batterlo? Chi lo batte?
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Rossi: voto 9+. Risultato finale mediocre ma la miglior prestazione di Vale 2018. Si butta subito in testa con numeri e gran passo per fare marameo a Marquez e tentare il colpaccio con la Yamaha (voto 9) di nuovo in forma (che accelerazione!) o quasi. Il sogno dura 16 giri perché il “diavoletto” di Cervera martella (tenendosi in canna l’ultimo colpo) inducendo il Dottore ad osare oltre l’osabile, finendo a terra. L’ammissione della colpa non lenisce il rammarico del ko né l’errore. Ma per Vale altra tattica non c’era: Marquez davanti se ne sarebbe andato. Il vecchio leone dal ruggito-show, è tutt’altro che in disarmo. Ma la vittoria?
Rins: voto 9. Pilota sempre più consistente e terzo podio consecutivo per la Suzuki (voto 9+) in costante crescita. La ciliegina del miglior tempo e la gran rimonta lo portano oramai fra i big con una classifica ben più sostanziosa di quella del compagno abruzzese, pur con i tre zeri in più. 2019 anno della definitiva consacrazione?
Zarco: voto 9-. Altro puledro di talento e di grinta in gran bagarre oggi con l’indiavolato Rins. Bei tempi sul giro, bel podio finale (grazie anche al ko di Rossi) e primo pilota Yamaha con la “satellite” Tech3. Sorrisi in KTM pronti al nuovo futuro con il nuovo poulain. Sarà il “francese” l’asso nella manica della Casa austriaca?
Vinales: voto 8-. Beffato da qualifiche bagnate (11°). Ennesimo start al ralenty, ennesima prima parte di gara ingarbugliata, ennesimo bel recupero. Guadagna applausi ma perde il podio. Gira forte ma con poca costanza. E usa troppo la… lingua. Resta un fior di manico. Quando il bis di Phillip Island?
Pedrosa: voto 7+. Ancora una gara poi Dani saluta la compagnia. Intanto dimostra l’antico suo smalto tenendosi dietro l’armata delle Rosse, e non solo. Un pensierino “proibito” per Valencia?
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Dovizioso: voto 5-. Giornata NO delle Rosse (voto 5-) e del Dovi, trionfatore a Sepang (sul bagnato) negli ultimi due anni. Il gap di 11,248 si porta dietro il dubbio se davvero la Desmosedici e il suo fantino siano competitivi sempre e ovunque. Ogni fuga in avanti (con le parole) si paga in pista. Troppo rumore, troppe illusioni?
Bautista: voto 6+. Ancora tu? Alvaro non ha più la Rossa-Casa di Phillip Island ma certo non sfigura, dietro al Dovi e davanti al binomio Miller e Petrucci. L’annunciato passaggio in SBK 2019 non va né su né giù. Altro errore gestione piloti di Borgo Panigale?
Petrucci: voto 4. Ancora disattesi i propositi di riscatto. Se piove si invoca l’asciutto e viceversa. Pesante, pesantissimo il gap. Scarso, scarsissimo il risultato. Deluso lui, deluso il box, delusi tutti. A Valencia chiusura mesta o gran risveglio?
Syahrin: voto 7+. Non gli si addice il “nemo propheta in patria” con una top ten che da queste parti evoca trionfi sportivi e di più. Il primo pilota musulmano in MotoGP si prende applausi, fa notizia e fa punti. Rookie con un futuro fra i big?
Iannone: voto 4-. Ancora a terra, stavolta all’ultima curva del primo giro per non agganciare – Andrea dixit – Marquez in sbandata. Pinzata traditrice. La solita sfiga o il solito Iannone dei “se” che s’impappina con l’ombra di Marc?
Pirro: voto n.c. Preso “al volo” come tappabuchi, il sostituto “pro tempore” di Jorge Lorenzo “paga” il mai superato caos interno Ducati. 14esimo in qualifica, va a terra all’ultima curva del sesto giro quand’era 13esimo. Amen. Benzina sprecata?
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