Test "fisici" per Elias e Melandri

Di Ruggeri
Pubblicato il 14 ago 2007
Test

Lunedi scorso Toni Elias e Marco Melandri sono stati a Misano con il dottor Claudio Costa, per una verifica in pista delle loro condizioni fisiche.
I piloti hanno compiuto alcuni giri in sella ad una Honda CBR 600 RR di serie, per studiare la miglior terapia riabilitativa in vista del Gp della Repubblica Ceca.
Inquietante il rientro di Elias a meno di due mesi dall’incidente di Assen che gli aveva procurato la frattura scomposta del femore sinistro.
Per questo lo spagnolo ha provato con una speciale protezione in fibra di carbonio.
Se però Toni stringe i denti, non è da meno Marco Melandri che nelle prove di Laguna Seca si era gudagnato una frattura all’astragalo.

Nonostante siano un po’ malconci, i piloti del team Gresini hanno avuto il via libera dai rispettivi medici, per effettuare un test in pista al fine di verificare la posizione di guida e valutare le proprie condizioni fisiche in vista del ritorno in gara.
Dopo una decina di giri Marco si dice fiducioso per la situazione: “Il piede fa ancora male ma la situazione e’ migliorata rispetto a Laguna. Ora vorrei regalare a Fausto Gresini e a tutta la squadra ancora grandi soddisfazioni. Questo Team mi ha insegnato davvero tanto e anche quando eravamo nei periodi più neri, ha lavorato sempre durissimo e mi sono stati sempre molto vicino. Riparto da Brno con una grande motivazione e con la consapevolezza di lavorare per un bel risultato. “.

Elias invece ha girato piu’ a lungo con lo speciale tutore in carbonio per proteggere la gamba: “Quando sono caduto ad Assen, mi ero posto come obiettivo di rientrare a Brno e penso di potercela fare. Certo non potrò essere al 100 per cento, diciamo che forse saro’ al 60 per cento, ma e’ il momento di tornare a fare il mio lavoro: salire in moto e guidare nuovamente. Le curve della pista di Brno possono essere difficile per la mia gamba, ma ci voglio provare. Ho fatto tantissima riabilitazione in Spagna e credo che le cure abbiano funzionato. Certo il lavoro fatto per recuperare e’ stato particolarmente doloroso, ma per fare questo lavoro, talvolta ti devi cofrontare con il dolore“.

via | GpOne

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