Hell's Gate 2013: il primo trailer ufficiale
Primo trailer ufficiale per l'Hell's Gate 2013, masscrante gara di enduro estremo che si terrà il prossimo Febbraio al Ciocco, in Toscana.
Hell’s Gate, la popolare gara di enduro estremo ideata da Fabio Fasola, giuingerà il prossimo anno alla sua decima edizione, un traguardo evidntemente storico per questa manifestazione che nell’arco di una sola decade ha indiscutibilmente fatto breccia nel cuore di tutti gli appassionati di questa affascinante e al tempo stesso massacrante disciplina.
Come ogni anno, anche il prossimo Febbraio i più grandi interpreti dell’extreme enduro si riroveranno presso tenuta turistica de Il Ciocco, sulle pendici gelate dell’Appennino Toscano, per affrontarsi in una sfida che da dieci anni è sinonimo di Enduro portato limite. L’appuntamento è fissato per il prossimo sabato 16 Febbraio, quando l’Hell’s Gate si ripresenterà con la sua solita collaudata formula ‘tutto in un giorno’ che, come sempre, “non è negoziabile“: gara di eliminazione al mattino, pausa, griglia di partenza delle 15:00 e poi battaglia fino alla notte, con il gran finale sul muro impossibile dell’ Hell’s Peak.
A poco più di due mesi dall’evento, l’organizzazione dell’ Hell’s Gate Metzeler 2013 rilascia il primo trailer ufficiale per la nuova edizione, realizzato dallo Studio Quagli di Firenze. Gli organizzatori inoltre confermano che per festeggiare il decennale sono in corso di preparazione alcune iniziative speciali che verranno comunicate in seguito: dubitiamo che si tratterà di un qualcosa più spettacolare della sfibrante ascesa finale, ma certamente rimarremo in attesa di ulteriori dettagli.
Hells Gate by Metzeler 2013: Cancelli aperti e salite impossibili
Ricordiamo che l’Hells Gate by Metzerl è una delle competizioni più famose del mondo, una vera prova di enduro estremo come ce ne sono poche oggi e appannaggio di alcuni super specialisti che provengono dal mondo del cross, dell’enduro e del trial. Una delle caratteristiche della gara è proprio il percorso con prove in successione e gradi difficoltà che aumenta ogni giorno, ma soprattutto si viene estromessi dalla classifica quando si accumula più di un certo ritardo dai primi.
Non a caso su oltre cento partenti le ultime edizioni si sono chiuse con un numero di piloti all’arrivo che si contavano con UNA SOLA MANO.
Una delle parti più avvincenti l’ultima sessione prima dell’arrivo dove i pochi piloti rimasti sono chiamati ad affrontare dei passaggi e delle salite pazzesche all’interno di un lungo e ripidissimo bosco reso scivoloso da fango, pioggia, foglie e spesso anche dalla neve. Un ruolo fondamentale in questa gara è quello del pubblico poichè molti passaggi possono essere superati solo ed esclusivamente con l’aiuto del pubblico che diventa parte attiva della competizione e che può a vorte influenzare, seppur minimamente, le sorti di alcuni piloti.
Una delle cose più belle e ricche di sportività è proprio vedere le decine di persone del pubblico che anche a notte fonda e con temperature sotto lo zero si lanciano a spingere o raccogliere i piloti in difficoltà, noncuranti dello sporco, del bagnato o del freddo. Una gara bellissima da vivere quindi non solo da piloti ma anche da semplici osservatori che vale la pena di andare a vedere almeno una volta nella vita e noi probabilmente ci saremo, così come abbiamo assistito da vivo alle prove del percorso e al primo scouting per la definizione del tracciato illustrato in questo video e del quale vi mostriamo anche una gallery di back stage.
Quì oltre al pilota professionista Vincenzo Lombardo, già campione italiano nelle discipline di enduro e Cross vediamo in azione anche il mitico Fabio Fasola, anima, ideatore e organizzatore dell’evento, ex endurista e vincitore di alcune tappe della Dakar negli anni ’80, che ogni anno aggiunge qualche dettaglio e insidia al percorso e alla formula della gara.
Hell’s Gate Metzeler 2013 promette cinicamente la festa mondiale dell’Enduro, nel parossismo agonistico di un evento che ha segnato la storia della disciplina lasciando conficcata in Toscana una pietra miliare. Su quella pietra, il segno evocativo e minaccioso dell’Artiglio del Diavolo.
Per la decima edizione del suo mefistofelico evento Fabio Fasola ha in serbo una sola, invariabile e non negoziabile novità: riportare, come ogni anno, l’Enduro alla sua forma più autentica, più pura. E anche più “cruda”.
La formula di Hell’s Gate Metzeler 2013 non cambia, così come non cambia il programma che tutti ormai si aspettano, ogni anno con maggiore trepidazione. Tutto in un sabato, il 16 Febbraio 2013. La gara di eliminazione al mattino. La pausa. La griglia di partenza delle 15:00. L’Inferno fino alla notte sul muro del gran finale: Hell’s Peak. Poi, finalmente, quel podio che vale una carriera per gli specialisti votati all’impossibile e nati su quella salita impossibile.
Come nasce l’Hells Gate
Prima c’era la Gilles Lalay Classic, possibile solo per il luogo ed a certe condizioni, ed infatti la GLC non c’è più. Poi, nel 2004, Hell’s Gate irrompe nel panorama dell’Enduro “classico”, con la forza d’impatto della sua formula moderna, agile… spietata, e diventa una leggenda.
Hell’s Gate è una “classica”, l’appuntamento irrinunciabile con un evento precocemente assurto a “mito”, rinnovando allo stesso tempo il “mito” della regolarità, dell’enduro autentico.
Fabio Fasola ha dato forma al pensiero di una gara straordinaria nella notte tra il 22 ed il 23 settembre 2003, mettendola definitivamente a fuoco in perfetta coincidenza con l’equinozio d’autunno. Tre mesi dopo Hell’s Gate era pronta, e non è più cambiata. Una buona idea, ben realizzata.
Dal 2004 Hell’s Gate si svolge ogni anno sempre a Febbraio, sempre nella tenuta turistica de Il Ciocco, sull’Appennino Toscano. Un paradiso naturale dentro il quale è possibile tracciare qualsiasi tipo di percorso, incluso naturalmente quello “terrificante” di Hell’s Gate. Superato lo scetticismo iniziale, che aveva costretto l’organizzazione a grandi sacrifici per realizzarne la prima edizione, Hell’s Gate ha conquistato immediatamente l’intero universo legato alla corsa.
Gli appassionati, i media, i piloti, che farebbero carte false per partecipare, le case costruttrici di moto da fuoristrada. Come KTM che, da quel momento, ha deciso di arruolare i migliori specialisti per partecipare alle gare di enduro estremo, che sarebbero nate numerose sulla scia di Hell’s Gate senza peraltro riuscire a ricrearne le speciali atmosfere.
Hell’s Gate è una corsa in due fasi. Al mattino una gara di enduro eliminatoria; i primi 30 classificati accedono alla gara vera e propria, la finale di Hell’s Gate. Griglia di partenza come GP e poi l’Inferno: 4 giri, una prova speciale non-stop, con i soli controlli di passaggio. I piloti che transitano con un ritardo superiore ai 30 minuti rispetto al concorrente in testa alla gara sono eliminati dalla competizione. Ai piloti è consentito di ricevere l’aiuto di pubblico, indispensabile per affrontare la salita finale, dell’inviolabile Hell’s Peak.
Il percorso dell’Hell’s Gate è durissimo e ”non negoziabile”. Un anello irto di difficoltà di ogni genere: cascate, torrenti in piena, mulattiere su pietraie impossibili. Un percorso decisamente tecnico e “fisico”.
Le stazioni sono i controlli di passaggio di Hell’s Gate, sistemati nei pressi dei passaggi spettacolari più facilmente accessibili da parte del pubblico. Giunta alla sua nona edizione, Hell’s Gate è una gara che si considera “classica”, una di quelle che è come se ci fosse sempre stata, di quelle che appartengono alla storia delle competizioni.
Nove edizioni, di solito non bastano perché la storia cominci a farsi interessante. Non è il caso di Hell’s Gate, sin dalla prima “apparizione” assurta al ruolo di evento simbolo dell’estremo moderno. Anche questo è un inedito, un fatto d’altri tempi, legato al clamore che solo i grandi eventi riescono, di tanto in tanto, a suscitare.
Il dietro le quinte e la regia del video
Il Trailer ed il Film di Metzeler Hell’s Gate 2013 sono opera dello Studio Quagli, che non è uno ufficio di avvocati o di commercialisti. È la fucina di immagini e di creatività di Lapo e Neri Quagli. Ma sentiamo da loro come si sono avvicinati a questa manifestazione che li ha poi rapiti come accade poi a gran parte degli amanti delle due ruote fuoristrada e non:
“La prima “tappa” professionale con Fabio è stata Desert Logic 2011. Ma non poteva essere solo sabbia e sole. Un giorno, al Ciocco, in mezzo ad una una tempesta di lampi e bombe atomiche, Fasola ci chiese se eravamo disposti a sfidare Hell’s Gate curandone la regia del film. Suonava come se ci volesse con lui all’Inferno, in un patto col diavolo il cui solo ricordo ci fa gelare la schiena. Professionalmente è il progetto che ci fa meno sorridere durante l’azione, ma che ci riempie di soddisfazione quando è finito. Penso che sia la stessa cosa che provano i piloti, la cui “P” diventa maiuscola all’arrivo!!”
Anche per Neri l’Hells Gate è un misto di passione, fatica e un pò di timori per le difficoltà che questo tipo di riprese inevitabilmente richiedono:
“Per i Piloti l’intero contesto agonistico ed ambientale è la chiave del successo esagerato di Hell’s Gate. Nessun dubbio! Per noi la regia di Hell’s Gate è realmente un inferno. Temperature impossibili, elettroniche che urlano allarmi e “vetri” appannati, cavalletti che affondano nel fango e camera travolte dai piloti che ti cadono addosso. Un giorno di corsa e di ansia nelle neve o sotto la pioggia, il fiato sempre corto ed emozioni sempre violente.”