James Toseland nel 2014 a Bonneville per battere il record assoluto di velocità su due ruote

L’ex iridato britannico della SBK James Toseland tenterà di battere il record assoluto di velocità terrestre su due ruote nel Settembre 2014 alle celebri saline del Bonneville Speedway: immagini e report.

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 7 dic 2012
James Toseland nel 2014 a Bonneville per battere il record assoluto di velocità su due ruote

L’ex pilota britannico James Toseland – due volte Campione del Mondo Superbike – tenterà di battere il record assoluto di velocità terrestre su due ruote quando, nel Settembre 2014, si recherà presso le celebri saline del Bonneville Speedway, nello Utah, per partecipare alla’altrettanto famosa Bonneville Speed Week, la manifestazione ‘a Stelle e Strisce’ da sempre teatro di questo genere di tentativi.

Parlare di record assoluto di velocità ‘su una moto‘ può sembrare un poco azzardato vista l’architettura del veicolo con cui Toseland cercherà di compiere l’impresa, ma comunque va datto atto al campione dello Yorkshire (oggi residente a Londra) di non aver certo perso il gusto della sfida, nonostante l’infortunio alla mano che lo ha costretto al ritiro a fine 2011 a soli 31 anni.

Toseland ha accettato di collaborare con l’Università di Derby allo sviluppo del ‘missile’ su cui tenterà di battere il record, un progetto guidato dall’ingegnere motorista Alex Macfadzean, ex pilota del Motomondiale e di sidecar al Tourist Trophy che a suo tempo è stato a sua volta detentore del record britannico di velocità ed è stato il primo suddito di Sua Maestà ad infrangere la barriera delle 200 miglia orarie (321.8 km/h).

James Toseland - Prototipo Bonneville 2014
James Toseland - Prototipo Bonneville 2014

Il record attuale – stabilito nel 2010 da Rocky ‘Rocketman’ Robinson – è di 376,363 miglia orarie (605,697 km/h) ma Toseland non nasconde le sue buone sensazioni in vista del suo tentativo: “Sono davvero entusiasta di questo tentativo di battere il record – ha commentato l’ex iridato di Ducati e Hondama non mi faccio illusioni, non sarà un’impresa facile. Ho passato la maggior parte della mia vita sulle moto da corsa, ma questo conta relativamente perchè per pilotare questo motociclo ‘streamliner’ dovrò imparare una tecnica completamente nuova.”

“I ragazzi del team coinvolti nel progetto sono incredibili – ha poi proseguito l’inglese – sanno davvero il fatto loro, quindi so di essere in buone mani per quanto riguarda lo sviluppo. Abbiamo discusso di questa idea per diversi mesi, ma è stato solo quando mi sono seduto per la prima volta nella cabina del ‘mezzo’ all’Università di Derby che tutto ha cominciato a sembrare davvero reale. In caso di successo questo sarebbe certamente un fantastico risultato personale, ma sarebbe anche un grande riconoscimento da riportare nel Regno Unito.”

Ultime notizie