Salone Milano - Terra Modena 198

Di omino
Pubblicato il 16 nov 2005
Salone Milano - Terra Modena 198



I fuochi d’artificio al Salone di Milano non li stanno facendo solo i grandi costruttori che, a cavallo di budget corposi e novità succulente, hanno messo in scena il più grande evento dell’anno in tema di saloni della moto.
A calamitare l’attenzione dei media (per ora) e del pubblico (molto presto), ci pensano anche alcune realizzazioni d’alta scuola, a cavallo tra la special d’autore e gli inizi di una produzione di serie.


Una di queste, anzi, una tra le più belle è la Terra Modena 198, la creatura che Dario Calzavara (manager con vari successi all’attivo) presentò in grande stile solo un anno e mezzo fa e che ora, proprio al Salone di Milano, viene definitivamente introdotta sul mercato.
Una supermoto priva di verniciatura, perchè non serve e senza parti di plastica, semplicemente perché brutte; ecco un paio di strilli che accompagnano il lancio della 198, affermazioni che faranno certamente drizzare le antenne ai buongustai.
Frutto delle esperienze di un team di tecnici abituato ad ambienti iper-competitivi come la Formula 1, la Terra Modena 198 prende il nome dal monocilindrico a 4 valvole intorno a cui è concepita: 1 sta per 1 cilindro e 98 è l’alesaggio, lo stesso nominale dei 10 cilindri Ferrari di F1…
La factory emiliana mantiene un profilo ultra-tecnico, pertanto non comunica i dati prestazionali del suo motore, ma fa immaginare di cosa questo doppio albero a camme in testa con cilindrata fnale di 450 cc., sia capace, attraverso alcune chicce: il cilindro è trattato al Nikasil (come i motori di F1…), il rapporto di compressione è di 13 a 1, le valvole sono in titanio e la distribuzione primaria è a cascata di ingranaggi, non fosse altro che per evocare i meccanismi dei rinomati orologi IWC, partner della casa modenese.
A completare l’Opera Magna di Terra Modena, provvede un impianto di scarico concepito dallo specialista HPE Tubi Style e una ciclistica che dota il telaio in alluminio a sezione ellittica di ogni ben di Dio conosciuto: sospensioni Ohlins, freni Brembo, ruote Marchesini.
Dal tutto montato e assemblato con cura certosina, viene fuori una moto di appena 120 Kg. in ordine di marcia, ma senza benzina.
Proprio sicuri che vi basti una giornata per visitare Eicma, quest’anno?

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