Honda: "Se Lorenzo chiede qualche componente speciale, glielo forniremo"

Honda non ha nessuna intenzione di ripetere gli errori commessi da Ducati: se Jorge avrà bisogno, HRC gli fabbricherà componenti speciali per facilitare il suo processo di adattamento alla RC213V

Di Manuele Cecconi
Pubblicato il 18 dic 2018
Honda:

Inutile negarlo: in ottica 2019 tutti i riflettori della MotoGP sono puntati su Jorge Lorenzo. Il maiorchino, la cui avventura in Ducati ha attraversato fantastici exploit e periodi di grande crisi, si appresta ad affrontare la sua prima stagione in sella alla Honda condividendo il box con lo scomodissimo compagno di squadra Marc Marquez: le aspettative sono inevitabilmente altissime, anche se i punti di domanda sono ancora molti e non è scontato che l’adattamento alla RC213V e alla nuova squadra sarà una passeggiata per il pentacampeon spagnolo.

Secondo Casey Stoner Lorenzo farà molta meno fatica a raggiungere la competitività con la Honda rispetto a quanto visto con la Ducati: con la Desmosedici Jorge ha sudato sette camice prima di riuscire ad essere davvero veloce, ma l’australiano pensa che con HRC sarà tutto molto più semplice per l’ex collega.

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A facilitare il lavoro dello spagnolo ci sono sicuramente la grande determinazione e la proverbiale “forza” ingegneristica di Honda, gigante giapponese che non sembra avere nessuna voglia di ripetere gli errori commessi dalla casa di Borgo Panigale nel gestire la relazione con il Porfuera: a Tokyo sono pronti ad ascoltare – e soddisfare – ogni desiderio di Lorenzo, e promettono al loro neo-acquisto il massimo impegno nell’assecondarlo incodizionatamente nelle sue richieste di tipo tecnico.

“Manterremo la filosofia di Honda: abbiamo due piloti ufficiali, e se vogliono qualcosa di diverso costruiremo loro due moto differenti” ha dichiarato a Speedweek Takeo Yokoyama, direttore tecnico di HRC “Se Jorge lo chiederà, faremo qualcosa di speciale per lui. Sono molto curioso di capire cosa lui si aspetta da una moto”.

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“Ovviamente” ha proseguito il tecnico giapponese “le specifiche del motore sono congelate per entrambi i piloti, ma potremo intervenire sul telaio, le quote ciclistiche e altri frangenti, per adattarle allo stile di guida di entrambi”.

Lorenzo, che a Jerez ha fatto segnare il quarto tempo dopo aver debuttato sulla RC213V a Valencia, sa bene che dovrà lavorare anche sul suo stile di guida per velocizzare la presa di confidenza con il prototipo dell’Ala Dorata: “Dovrà modificare il mio modo di guidare, questo è certo, anche se solo di poco: ogni moto richiede un diverso stile di guida” ha ammesso il maiorchino, che tonerà in sella alla Honda a febbraio sulla pista malese di Sepang.

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