Moto e scooter a Roma: in calo gli incidenti, ma non le buche e i tombini...

Dal 2010 gli incidenti che hanno coinvolto moto e motorini a Roma in ambito urbano sono diminuiti del 38%, i morti del 40% e i feriti del 38%.

Di Umberto Schiavella
Pubblicato il 16 gen 2019
Moto e scooter a Roma: in calo gli incidenti, ma non le buche e i tombini...

Presentato oggi dall’Automobile Club Roma lo studio “La sicurezza stradale nella Capitale delle due ruote” realizzato dalla Fondazione Filippo Caracciolo di ACI che ha analizzato la mobilità di moto e scooter attraverso interviste su un campione di oltre 800 conducenti e rilievi dei comportamenti negli incroci più pericolosi.

Dal 2010 gli incidenti che hanno coinvolto moto e motorini a Roma in ambito urbano sono diminuiti del 38%, i morti del 40% e i feriti del 38%. Sulle strade della Capitale, però, si contano oltre 5.000 sinistri l’anno con un veicolo a due ruote, ben 14 al giorno. Ottobre è il mese che registra più incidenti, il 10% del totale su due ruote, mentre a maggio si verificano più decessi, 1 su 4. Durante il rientro serale casa-lavoro, 17:00-21:00, si concentra il 31% degli scontri per moto e scooter, ma è nelle ore notturne, tra le 22:00 e le 6:00, che si contano più morti su due ruote, il 34% del totale.

Il 98% dei motociclisti intervistati indica le buche come primo fattore di rischio. Seguono lo stato dei tombini, 81% delle risposte, e il comportamento indisciplinato degli automobilisti, 64%. Quasi la metà di chi circola in moto e scooter lungo i 5.500 chilometri di strade romane include tra i pericoli anche pedoni e ciclisti.

Lo studio sottolinea anche i vizi dei rider romani: il 50% dei 393.144 veicoli a due ruote circolanti a Roma non è in regola con la revisione, secondo il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, e il 24% dei motociclisti dichiara di usare lo smartphone mentre guida. Quattro su dieci ammettono di superare i limiti di velocità, oltrepassare la linea continua e passare con semaforo giallo, ma più del 60% dichiara di zigzagare nel traffico.

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Lato sanzioni: gli intervistati dalla Fondazione Caracciolo confermano di aver ricevuto verbali per le infrazioni commesse, ma più per divieto di sosta, il 44% delle risposte, e violazione delle corsie riservate ai mezzi pubblici, 35%. Solo il 19% delle multe confessate puniscono l’eccesso di velocità e appena il 9% il mancato rispetto del semaforo.

Ma lo studio rileva anche la scarsa consapevolezza degli utenti: il casco jet “aperto” è preferito da 67 utenti su 100, ma solo il 28% degli intervistati dichiara di sostituirlo in caso di incidente. Riguardo poi all’equipaggiamento, i guanti sono utilizzati da 1 su 4, la giacca tecnica da 1 su 10 e i pantaloni con protezioni da 1 su 100. Infine, il fabbisogno di formazione è sottolineato in primis dagli stessi motociclisti: il 76% ritiene necessario introdurre prove pratiche in circuito per il conseguimento della patente e il 90% chiede più test su strada.

Come dichiarato da Giuseppina Fusco, vice presidente dell’Automobile Club d’Italia e presidente della Fondazione Filippo Caracciolo:

“A Roma ogni anno muoiono mediamente 30 persone su due ruote – dichiara Giuseppina Fusco, vice presidente dell’Automobile Club d’Italia e presidente della Fondazione Filippo Caracciolo – e tra le cause spiccano distrazione, distanza di sicurezza e velocità. Incide in modo pesante anche l’età del parco circolante, privo dei principali strumenti di assistenza alla guida (ADAS), oltre all’inadeguatezza del manto stradale e la scarsa consapevolezza sugli equipaggiamenti di sicurezza”.

Sempre secondo la Fusco:

“E’ necessario promuovere campagne di sensibilizzazione sui comportamenti corretti, intervenire sulle infrastrutture, incentivare il rinnovo del parco e migliorare la formazione alla guida, come richiesto dalla maggioranza degli intervistati”.

[mp-video id=”945059″ title=”Drammatico incidente con la moto all’incrocio” content=”Un video amatoriale ci propone un incidente stradale che ha per protagonista un motociclista non molto attento alla sua sicurezza. Il tizio, in sella alla compagna a 2 ruote, si trova ad affrontare le insidie di un incrocio, dove (in teoria) dovrebbe rispettare il rosso, ma (complice anche la condotta indecisa di un automobilista) si concede in modo irresponsabile la licenza di ignorare la cosa. Ecco le conseguenze.” provider=”youtube” image_url=”https://i.ytimg.com/vi/V4RWbpiipF0/hqdefault.jpg” thumb_maxres=”0″ url=”https://www.youtube.com/watch?v=V4RWbpiipF0″ embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fOTQ1MDU5JyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PGlmcmFtZSB3aWR0aD0iNTAwIiBoZWlnaHQ9IjI4MSIgc3JjPSJodHRwczovL3d3dy55b3V0dWJlLmNvbS9lbWJlZC9WNFJXYnBpaXBGMD9mZWF0dXJlPW9lbWJlZCIgZnJhbWVib3JkZXI9IjAiIGFsbG93PSJhY2NlbGVyb21ldGVyOyBhdXRvcGxheTsgZW5jcnlwdGVkLW1lZGlhOyBneXJvc2NvcGU7IHBpY3R1cmUtaW4tcGljdHVyZSIgYWxsb3dmdWxsc2NyZWVuPjwvaWZyYW1lPjxzdHlsZT4jbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fOTQ1MDU5e3Bvc2l0aW9uOiByZWxhdGl2ZTtwYWRkaW5nLWJvdHRvbTogNTYuMjUlO2hlaWdodDogMCAhaW1wb3J0YW50O292ZXJmbG93OiBoaWRkZW47d2lkdGg6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDt9ICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X185NDUwNTkgLmJyaWQsICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X185NDUwNTkgaWZyYW1lIHtwb3NpdGlvbjogYWJzb2x1dGUgIWltcG9ydGFudDt0b3A6IDAgIWltcG9ydGFudDsgbGVmdDogMCAhaW1wb3J0YW50O3dpZHRoOiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7aGVpZ2h0OiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7fTwvc3R5bGU+PC9kaXY+”]

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