Guardrail ghigliottina: presto la legge?
Due giorni fa, Graziella Viviano, mamma di Elena Aubry è stata ricevuta dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli...
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Sarà forse la volta buona? Vedremo, per ora sembra interessarsi all’argomento il Ministro Toninelli… Lo scorso 6 maggio, sulla via Ostiense a Roma, Elena Aubry una ragazza di 25 anni, morì dopo aver perso il controllo della sua Hornet 600 a causa di una buca. La giovane cadendo andò a sbattere proprio contro un guardrail.
Due giorni fa, Graziella Viviano, mamma di Elena è stata ricevuta dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli. La signora, accompagnata dai rappresentanti della MotorLab, un’associazione di motociclisti bolognesi, ha chiesto di poter vedere installati al più presto i DSM, i Dispositivi Salva Motociclisti, nei tratti più critici e pericolosi delle strade italiane per salvaguardare la vita degli utenti delle due ruote.
Il Ministro ha reso nota la vicenda con un post sul proprio profilo Facebook che riportiamo:
“È assurdo morire per colpa di un guardrail che dovrebbe proteggerti. Ancora più assurdo pensare che ciò accada non per un problema di soldi, ma soltanto perché manca una norma che obblighi chi gestisce le strade a installare una protezione adatta a scooteristi e motociclisti.
Ecco perché oggi ho voluto accogliere al mio ministero ed ascoltare la testimonianza di Graziella Viviano, mamma di Elena Aubry, la giovane motociclista morta il 7 maggio scorso in un incidente sulla via Ostiense, a Roma. Il suo dolore si è trasformato in una battaglia civile importantissima per la sicurezza di chi viaggia, tema centrale del mio mandato.
Ho voluto confrontarmi con Graziella e raccontarle che sta finalmente arrivando quel decreto ministeriale tanto atteso da lei e da molti cittadini. Una vecchia bozza era rimasta sepolta chissà sotto quali scartoffie.
Ora un nuovo testo del mio dicastero, messo a punto l’ottobre scorso, è in visione all’Unione europea che potrà esprimere eventuali rilievi entro il prossimo 28 febbraio. Se tutto filerà liscio come ci aspettiamo, la norma sarà presto in vigore e obbligherà i gestori delle nostre strade ad installare alla base dei guardrail i DSM (Dispositivi Salva Motociclisti) nei tratti più pericolosi e con un’alta incidentalità accertata.
Proteggere chi si sposta su due ruote è una battaglia storica del MoVimento 5 Stelle, iniziata in Parlamento già agli albori della scorsa legislatura. Questa norma finalmente metterà l’Italia all’avanguardia in Unione europea, perché non esiste nulla di più importante della sicurezza e della salute di chi si muove”.
Che sia veramente la volta buona? Per ora, a quanto sembra, c’è l’impegno ufficiale del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, grazie alla tenacia e alla volontà di una mamma…
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