Motorino truccato: cosa si rischia?

Quali sono le sanzioni previste per chi vende, modifica o guida un motorino truccato?

Di Umberto Schiavella
Pubblicato il 22 gen 2019
Motorino truccato: cosa si rischia?

“Vengo da Pietralata con la vespetta modificata… de prima me fa na piotta, de seconda me se’ cappotta”. Recitava così un vecchio adagio romano… Motorini modificati, un must negli anni ottanta, un’usanza ormai quasi “dimenticata” dai giovani odierni, se non da quei pochissimi appassionati che ancora amano smanettare con i motori senza aver paura di sporcarsi le mani di grasso. Ma a cosa si va incontro al giorno d’oggi se si decide di modificare il proprio motorino?

Secondo il Codice della Strada chi produce, fabbrica o mette in commercio un ciclomotore alterato rischia una sanzione amministrativa pecuniaria da 1.062 euro fino a 4.250 euro, oltre alla confisca definitiva del mezzo. La sanzione va pagata per intero in quanto per questo reato non è possibile beneficiare della riduzione del 30% prevista dalla legge.

Chi trucca un motorino rischia invece una sanzione che parte da 828 euro e può arrivare fino a 3.313 euro, nonché, anche in questo caso, la confisca definitiva del mezzo e l’impossibilità di beneficiare della riduzione del 30%. Rischia di meno chi guida un motorino truccato, sembra impossibile, ma è così.

Infatti, chi viene sorpreso alla guida di un ciclomotore modificato deve pagare una multa da 413 euro a 1.656 euro, sanzione che, se pagata entro cinque giorni dalla data di contestazione o di notifica può beneficiare della riduzione del 30% prevista dalla legge. In più, fermo amministrativo del mezzo per sessanta giorni.

Attenzione, se a guidare il motorino truccato è un minorenne, saranno i genitori a risponderne. Multa per guida con motorino truccato, da 413 a 1.656 euro, fermo amministrativo di 60 giorni e possibilità di usufruire della riduzione del 30% se la multa viene pagata sempre entro cinque giorni, ma non solo. Sanzione di 5.000 euro e fermo amministrativo del mezzo per 90 giorni per aver impedito al figlio di guidare un motorino la cui cilindrata supera i 50 cc grazie alla modifica effettuata e per il quale è prevista un’altra patente, la A1 invece della AM.

Se il figlio è minore di 16 anni scattano altri 85 euro di multa e fermo amministrativo per 30 giorni, in più, altri 190 euro per la mancanza dei dispositivi di segnalazione di frenata e di cambio di direzione, elementi che devono essere previsti in caso di modifica del mezzo.

Infine l’assicurazione. Secondo il Codice della Strada un motorino per essere considerato tale deve avere una cilindrata fino a 50 cc e una velocità non superiore a 45 Km/h. In caso di sinistro con motorino truccato l’assicurazione potrebbe esercitare il diritto di rivalsa.

Questo perché le caratteristiche di un motorino truccato corrispondono a quelle di un motoveicolo e non a quelle di un ciclomotore, cosa che comporta la stipula di una polizza diversa da quella sottoscritta per il cinquantino. In caso di incidente la compagnia di assicurazione può esercitare il diritto di rivalsa, cioè pretendere in dietro i soldi del risarcimento, a meno che nel contratto di assicurazione non sia stata inserita una clausola grazie alla quale la compagnia rinuncia a questo diritto.

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